
Ciao Manolo, comincerei ringraziandoti per la tua disponibilità. Ho letto sul tuo sito, che ti sei laureato in Scienze della Comunicazione e che dopo hai continuato la tua preparazione artistica con la scuola di dizione e di recitazione; essendo la nostra una community di studenti, non possiamo che chiederti: quanto pensi che lo studio sia importante per riuscire nella propria carriera?
Bè, premetto che, pur avendo ottenuto inspiegabilmente sempre ottimi risultati, non sono mai stato uno studente modello. Con grande probabilità, qualche anno fa avrei risposto diversamente a questa domanda, ma oggi ho 27 anni e da qualche anno sono dentro ad una professione, e questo ha cambiato la mia visione delle cose. A dispetto della mia indole da studente indisciplinato, ho scoperto sulla pelle che lo studio e la cultura sono realmente fondamentali! Fondamentali per potersi rapportare alla pari con il mondo che ci circonda, per poterci formare un pensiero critico e nostro rispetto agli eventi, per poter esprimere correttamente e comprensibilmente il nostro pensiero. Insomma tutti quei luoghi comuni sull'importanza della formazione erano tutti veri accidenti!
Detto questo, credo che qualsiasi carriera si decida di intraprendere, per riuscire, lo studio da solo non basti, ci vuole una grande e vera passione, tanta determinazione, e anche un po' di fortuna!

Noi di Skuola.net ti abbiamo incontrato la prima volta come presentatore all'interno della trasmissione "Vj and Friends", che ha collaborato con Skuola.net all'edizione 2007 di "Notte prima degli esami". Come consideri il tuo rapporto personale con il portale Skuola.net?
Ciò che mi ha colpito fin da subito di Skuola.net è stato l'entusiasmo e l'energia pulita e bellissima che ho respirato conoscendo direttamente alcuni dei vostri rappresentanti. In più le idee e i contenuti del portale sono secondo me molto validi, sono certo che Skuola.net è destinata a crescere e ci riserverà molte molte sorprese!
Nonostante la tua giovane età hai una biografia molto ricca: sei stato VJ, presentatore per Odeon, nel gioco a Quiz interattivo "Hotel30 stelle", attore, inviato per il Festival Italiano più famoso, quello di San Remo, per non parlare poi di tutti gli altri eventi che hai presentato "live" e ora conduci il programma televisivo Trebisonda in onda dal lunedì al venenerdì dalle 15,15 su RAITRE. Quali di queste esperienze consideri più importante per la tua formazione?
E' stato importante lavorare nelle piccole televisioni dove mi montavo a volte la scenografia da solo e dove spesso il mio camerino era il bagno della stazione tanto quanto è stato importante fare le grandi dirette, come ad esempio è accaduto a settembre del 2007, in mondovisione su Rai 1 davanti a 500.000 giovani. Certamente Trebisonda è la sfida più grande e più bella del mio presente, fare tv per ragazzi era per me un sogno, come era un sogno poter lavorare, così come sta accadendo oggi, con uno staff di professionisti di primo ordine dai quali ogni giorno imparo mille cose.
Per proporti al meglio ad un pubblico giovanile hai dovuto cambiare qualcosa del tuo aspetto, tipo il modo di vestirti, di parlare....?
Fortunatamente no, diciamo che lo stile di abbigliamento di Trebisonda è molto molto simile a come vesto nella vita reale, addirittura a volte chiedo alla mia costumista Cristina di accompagnarmi a fare shopping perché ormai conosce i miei gusti meglio di me! Circa il look c'è uno stylist molto bravo che mi segue, Franco Curletto, litighiamo sempre perché lui vuole i capelli corti corti io li vorrei invece un po' più lunghi, però stiamo raggiungendo un compromesso! ..Circa il linguaggio, bè certamente da quando faccio Trebisonda non dico più parolacce!
Cosa hai fatto per essere accettato al meglio dai tanti giovani spettatori del tuo programma?
Direi niente, cercare di essere il più possibile rilassato e me stesso è il lavoro maggiore nonché la mia ricerca continua, credo moltissimo che la naturalezza e la spontaneità vincano sempre su qualsiasi costruzione, per quanto buona questa possa essere. Il lavoro che fanno invece gli autori su di me e su Isabella ogni giorno è quello di cercare di tirare fuori gli aspetti più Trebisonda della nostra personalità, aiutarci a crescere come conduttori, ma sempre inseguendo la via della spontaneità e della nostra naturale indole. Personalmente In studio con i ragazzi mi sento uno di loro al cento per cento, il rapporto con loro è assolutamente alla pari, mi piacerebbe poter essere per loro una sorta di fratello maggiore, un po' "crazy" ma sempre rassicurante.

Trebisonda è così ricco di contenuti proprio perché è molto di più di un programma, è un contenitore, anzi, è "IL" contenitore della tv ragazzi Rai. Come lo descriverei? Come una grande enorme ludoteca, piena di vita e di colori, dove si gioca continuamente, si scherza si ride si incontrano ospiti di tutti i tipi, un luogo fatto su misura per chi lo abita, costruito non per i ragazzi, ma insieme ai ragazzi. Questo vuole essere Trebisonda, una festa a cui si è tutti invitati ogni giorno, nonché, per chi lo desidera, una valida solare e pulita alternativa rispetto ad altri programmi che a quell'ora passano su altri canali.
Ho visto che oltre che "guidare" il programma Trebisonda riesci anche a coltivare la tua passione del basso elettrico, quando è nata questa passione, e soprattutto quanto pensi sia importante la passione per realizzare i propri progetti?
Chiedere quanto pensi sia importante la passione per realizzare i propri progetti è come chiedere quanto sia importante l'acqua per l'essere umano, la risposta è: vitale! E' una condizione necessaria, seppur non sufficiente, per realizzare un progetto. Circa il basso elettrico, bè è stato un amore a prima vista negli anni dell'adolescenza, un incontro casuale e meraviglioso che mi ha aperto la porta del magico universo della musica, ma questa è un'altra storia..
...Visto che stiamo parlando di musica, c'è una canzone che ti descrive meglio in questo momento?
Viva La Vida, Coldplay
Cosa speri per il tuo futuro? come te lo immagini?
Spero intanto che Trebisonda continui a crescere ogni giorno, e che i tanti sforzi di tutta la struttura per realizzare un prodotto fresco pulito e di qualità vengano premiati dal pubblico sempre di più! Personalmente spero di portare attraverso Trebisonda solarità e allegria nelle case e nei cuori di chi ci segue! Come immagino il mio futuro? Ma?! Magari risentiamoci a giugno... per ora riesco giusto giusto a immaginare la mia settimana e spesso neppure quella...

Che consiglio daresti a tutti i nostri ragazzi che vorrebbero intraprendere la tua stessa carriera? Hai delle dritte da dargli per farsi spazio al meglio nel mondo dello spettacolo?
Il mio può essere un consiglio di uno che ha certamente più dubbi che certezze, ciò premesso, penso che lo spettacolo ha la potenza irrazionale dell'innamoramento, e l'innamorato, se è davvero innamorato, trova tutte le strade per raggiungere e conquistare la propria amata. Per me è stato così ed è così ogni giorno, non avevo tecniche, o strade tracciate, o amici potenti che mi indirizzassero, ma ero innamorato, lo sono tutt'ora, e questo amore per ciò che faccio mi guida nelle scelte e mi da la forza per affrontare le incertezze le difficoltà e tutto il resto. Quindi il mio consiglio è, se si è innamorati di questo lavoro, provarci, la vita poi a chi ha coraggio riserva sempre delle meravigliose sorprese!