
Venerdì 4 aprile 2025 si terrà uno sciopero nazionale che coinvolgerà scuole e università in tutta Italia e in altri paesi esteri. La protesta, indetta dall’Unione Sindacale di Base (USB), coinvolgerà docenti, personale ATA, lavoratori del settore accademico, e avrà il supporto di studenti e ricercatori.
Le motivazioni che spingono alla mobilitazione sono numerose e si concentrano principalmente su tematiche legate alla gestione dell’istruzione pubblica, tra cui salari, contratti e reclutamento.
Indice
- Rivendicazione salariale
- Stabilizzazione dei lavoratori precari
- Critiche alla riforma degli insegnanti di sostegno
- Le richieste del settore universitario
- Contestazioni sulla riforma degli istituti tecnici
- Meno investimenti in armamenti, più investimenti nell'istruzione
- Dove si terranno le manifestazioni
Rivendicazione salariale
Una delle principali rivendicazioni riguarda il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) per il periodo 2022-2024. L’USB denuncia che gli aumenti previsti non sono adeguati a compensare l’inflazione, causando una perdita di potere d’acquisto, in particolare per il personale tecnico, amministrativo e bibliotecario.
Stabilizzazione dei lavoratori precari
Un altro punto centrale della protesta riguarda la stabilizzazione del personale precario. L’USB chiede l’assunzione dei lavoratori in prima fascia delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) e dei vincitori e idonei dei concorsi già banditi.
Critiche alla riforma degli insegnanti di sostegno
La riforma sulla docenza prevede anche la chiamata diretta degli insegnanti di sostegno da parte delle famiglie: l’USB ritiene che questa misura possa compromettere la trasparenza e l’imparzialità del sistema scolastico, creando disparità di trattamento tra gli studenti e indebolendo il ruolo della scuola pubblica.
Le richieste del settore universitario
Anche il settore universitario scende in piazza con richieste specifiche: si vuole contrastare il licenziamento dei giovani ricercatori che, al termine dei contratti a tempo determinato, sono costretti a lasciare il mondo accademico per mancanza di fondi. L’obiettivo è assicurare il diritto allo studio e rilanciare la ricerca. Aree che, secondo i sindacati, necessitano di un maggiore sostegno pubblico.
Contestazioni sulla riforma degli istituti tecnici
La protesta contesta anche le modifiche proposte per gli istituti tecnici e professionali, e le nuove linee guida per il primo ciclo di istruzione, basate su criteri ritenuti discriminatori e penalizzanti per le fasce più deboli della popolazione studentesca.
Meno investimenti in armamenti, più investimenti nell'istruzione
Ma non c'è solo l'istruzione in senso stretto. Una delle principali motivazioni alla base dello sciopero è, infatti, la critica alla priorità data agli investimenti in armamenti rispetto a quelli destinati alla scuola e all’università. L’USB chiede un incremento di almeno 10 miliardi di euro per il settore dell’istruzione.
Dove si terranno le manifestazioni
Il 4 aprile 2025, le manifestazioni si terranno in diverse città italiane, con lavoratori della scuola, dell’università e studenti che scenderanno in piazza per sensibilizzare l’opinione pubblica e il governo. Di seguito, gli appuntamenti principali:
- Roma: ore 9.00 MUR, ore 10.00 MIUR
- Torino: ore 9.30 Piazza 18 dicembre
- Milano: ore 9.30 USR, ore 11 Prefettura
- Genova: ore 9.00 Piazza de Ferrari
- Bari: ore 9.00 Piazza Umberto
- Bologna: ore 9.00 Piazza Verdi
- Firenze: ore 9.00 Piazza D’Azeglio
- Palermo: ore 10.00 USR
- Lecce: ore 15.30 Piazza Rudiae