
Genitori che irrompono a scuola e prendono a schiaffi i professori, studenti che tappano con lo scotch le obliteratrici perché i trasporti costano troppo e scuole occupate per protesta contro i tagli del governo all’istruzione. Ma sono tutti impazziti? Come vedete la scuola italiana non se la sta passando bene.
GIU' LE MANI DA MIO FIGLIO, SENNO' TI MENO - Era una tranquilla giornata di scuola quando all’Ipsia “Lombardini” di Reggio Emilia hanno letteralmente fatto irruzione i genitori di uno studente decisi a rintracciare i ragazzi con i quali il loro figliuolo aveva litigato e con tutta l’intenzione di fare giustizia. Sentito il caos, il preside dell’istituto è uscito per capire cosa stesse succedendo, ma i due genitori in preda alla collera non hanno sentito ragioni, hanno mollato due schiaffi al preside, girato un rovescio ad un insegnante e una professoressa è stata spintonata. Davanti agli studenti una vera scena da far west, ma il tempestivo intervento di ben tre volanti della polizia è riuscito a placare la furia dei genitori offesi (non si è ancora ben capito il motivo del litigio però).
OCCUPAZIONI E PROTESTE - Intanto nel resto d’Italia gli studenti continuano ad esser presi con le proteste verso i tagli alle risorse all’istruzione introdotti dalle riforme Gelmini. A Trieste, ad esempio, da lunedì sono state occupati oltre 13 istituti ed è uscito il primo giornalino di informazione delle scuole occupate chiamato “preOCCUPATI”. Mentre all’università La Sapienza di Roma gli studenti del LINK-Coordinamento universitario, dopo aver denunciato i pesanti tagli alle risorse destinate alle borse di studio e aver annunciato provocatoriamente la vendita delle ultime borse su eBay, ieri hanno fatto irruzione nella mensa di Economia e negli uffici LazioAdisu di via De Lollis con tanto di striscioni “Delitto allo Studio, diritti verso il 17 novembre” con riferimento alla Giornata internazionale dello studente.
OGGI IL BIGLIETTO NON SI PAGA - Ma non è tutto. A Palermo studiare ormai sembra esser cosa solo per ricchi. O per lo meno è questo il senso della protesta attuata dal Coordinamento degli studenti medi. Contro il caro-libri e il caro-trasporti, i ragazzi sono saliti su una decina di autobus e hanno bloccato l’obliteratrice con scotch e striscette di carta con su scritto “trasporti gratuiti x tutti, oggi il biglietto non si paga”. Visto che gli studenti devono spendere già tanto per pagare i libri di testo, la loro richiesta infatti è quella di avere gratis almeno il trasporto per andare a scuola che, a detta dei protestanti, a Palermo è il più caro d’Italia.
CAOS A SCUOLA - Ma cosa sta succedendo nella scuola italiana? E’ ancora un tranquillo luogo di studio e sviluppo culturale e di discussione civile? Alla luce degli ultimi accadimenti ci si sta rendendo conto di quanto stia crescendo il malcontento tra studenti, genitori ed insegnati, ma anche di quanto sia importante avere un buon livello culturale per riuscire a discutere civilmente senza dover usare la forza per farsi giustizia.
Cristina Montini