
Se vi chiedessimo cos’è la cosa più brutta - forse l’unica - del periodo estivo, la risposta sarebbe sicuro unanime: i compiti per le vacanze. A pensarla così non solo gli studenti ma anche qualche genitore. È il caso di Marino Peiretti, papà di Mattia, studente che ha appena iniziato la terza media, che si è dimostrato in controtendenza in tema di compiti. Marino ha infatti scritto una lettera, diventata virale sui social, indirizzata agli insegnanti di suo figlio in cui comunicava loro di non aver fatto svolgere i compiti delle vacanze a Mattia.
LA LETTERA – “Lunghe gite in bici, vita di campeggio, gestione della casa e della cucina”. Così Marino ha sostituito temi, problemi e riassunti che Mattia avrebbe dovuto svolgere durante le vacanze estive. Per sostenere la sua tesi “i compiti per le vacanze sono deleteri” Marino ha sottolineato che anche professionisti come docenti, psicologi e avvocati la pensano come lui e sua moglie. Nonostante la scelta, ha comunque fatto in modo che Mattia ripassasse il programma svolto durante l’anno, in modo da non essere impreparato al rientro in classe.
TUTTI D’ACCORDO: BASTA COMPITI – La lettera di Marino, diventata virale in pochissimo tempo, ha raccolto molti consensi soprattutto tra i promotori della campagna ‘Basta compiti’, attiva su Change.org, che su Facebook hanno creato una pagina apposita. L’idea quindi, che ai bambini non debbano esser assegnati i compiti delle vacanze sembra non esser solo sua, ma anche di altri genitori. Ma cosa ne penseranno i docenti? Quelli di Mattia, stando alle parole di suo papà, non hanno preso male la sua lettera “Siamo stati fortunati, è una scuola molto aperta e i docenti sono persone intelligenti e disponibili al dialogo”.
Ecco i consigli di Skuola.net sui compiti per le vacanze

Manlio Grossi
Follow @ManlioGrossi