
Soltanto sette sono quest’anno gli studenti italiani accettati dall’ateneo d’Oltreoceano e Lennard è il solo a partire dalla Capitale, o meglio, da Ostia, dalla quale ogni mattina prendeva e prende tutt’ora, almeno fino alla fine dell’anno scolastico in corso, l’idilliaca linea ferroviaria Ostia-Lido, già vincitrice del Trofeo Caronte di Legambiente, il poco ambito premio assegnato alla peggiore tratta delle ferrovie regionali.
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Da Ostia a Harvard: "Mi chiamavano secchione, ho creduto al mio sogno"
Il diciottenne romano, con mamma tedesca e papà italiano, ha raccontato la sua storia a 'Il Messaggero', spiegando di non essere stato esentato dalle pressioni dei bulli, ma che nonostante questo ha perseguito sulla sua strada: "Essere il primo della classe a volte non è facile, qualcuno mi ha chiamato secchione, ma non mi è mai importato".Ha mostrato alla stampa anche la lettera di ammissione all’università di Harvard, che quest'anno ha sancito un tasso di accettazione pari al 4,6%, e dove arriverà grazie una borsa di studio da 90mila euro l’anno che coprirà tutte le spese: "Il mio percorso è cominciato informandomi sui requisiti necessari per accedere, tra i quali avere una media alta e conoscere molto bene la lingua inglese, così mi sono messo sotto", ha raccontato a 'FanPage'.
Quest'anno saranno soltanto 7 i ragazzi di tutta Italia e 2.009 al mondo, su 20.000 domande arrivate, a poter varcare i cancelli dorati di Harvard. Per questo la determinazione del diciottenne è stata fondamentale per raggiungere questo difficilissimo obiettivo: "Ho studiato tanto e sono andato un anno fuori dall'Italia per ottenere la certificazione di lingua C2 utile per la selezione – ha continuato Lennard – Ad aiutarmi è stato anche leggere le biografie dei politici americani e guardare i film su Netflix". Ha quindi concluso il suo discorso parlando dei progetti per il futuro e di ciò che vorrebbe fare al termine degli studi americani: "Voglio diventare un diplomatico o lavorare in organizzazioni internazionali. Ci tengo molto: ci sono situazioni nel mondo che vanno cambiate".