
Innovazione tecnologica e trasparenza sono le parole chiave di questo inizio anno scolastico in cui il Ministero dell’Istruzione ha deciso di puntare tutto sui tagli alla carta e, soprattutto, ai costi.
Questo è quanto emerso dalla conferenza stampa di oggi in Viale Trastevere in cui il Ministro, Francesco Profumo, ha sottolineato più volte il ruolo da protagonista che deve avere la scuola nel processo di modernizzazione del paese.BYE BYE CARTA, DA OGGI TUTTO ON LINE - L’obiettivo che Profumo si propone di realizzare a partire da quest’anno è quello di liberare la scuola dalla carta tagliando i tempi della gestione amministrativa e soprattutto i costi che ne derivano. Tutto questo sembra essere possibile grazie all’introduzione dei registri elettronici, delle iscrizioni on line e della rilevazione automatica delle presenze effettuata attraverso badge elettronici dati ai ragazzi. E se per alcuni le iniziative presentate oggi al Ministero sembrano solo un’utopia, c’è chi invece ha dato piena testimonianza della loro fattibilità.
NON VAI A SCUOLA? GENITORI AVVERTITI CON UN SMS - Si tratta delle famose scuole 2.0 che, già da qualche tempo, hanno iniziato questo processo di innovazione tecnologica tanto caro al Ministro: l’Istituto Majorana di Brindisi, il Fermi di Mantova e il Desambrois di Oulx, una scuola di montagna che svolge i consigli di classe on line. I loro dirigenti scolastici hanno parlato con entusiasmo di come l’utilizzo dei registri on line semplifichi la vita dell’insegnante e dimezzi nettamente i tempi di comunicazione con le famiglie. Per non parlare poi dell’uso del badge elettronico, il sostituto perfetto degli ormai obsoleti libretti scolastici che, se non viene timbrato dallo studente al momento del suo ingresso a scuola, invia in tempo reale un sms ai genitori segnalando l’assenza del ragazzo.
SCUOLA IN CHIARO COME UN IPHONE - Qualità, trasparenza, e abbattimento dei costi grazie anche al risparmio energetico e all’introduzione della banda larga. E non solo. Tra le iniziative presentate in Viale Trastevere c’è anche il nuovo portale Scuola in Chiaro. Più somigliante ad Universitaly e più immediato e colorato rispetto la sua versione precedente, ha lo scopo di facilitare i rapporti tra docenti, personale scolastico, studenti e famiglie. Per spiegare bene le sue funzionalità, Profumo utilizza proprio una metafora tecnologica: “Prendiamo come esempio l’iPhone: è uguale per tutti, ma lo personalizziamo con le App che sono disponibili sull'App store gratis o a prezzi molto piccolo. Questo è quello che ho in mente se penso a Scuola in Chiaro”.
AL SUD UN TABLET PER OGNI INSEGNANTE - Ma tutto ha un costo ed il Ministro lo sa. Le iniziative presentate costeranno alle casse del Ministero ben 24 milioni di euro che serviranno per dotare tutte le scuole di computer, innovando la didattica ed i processi di apprendimento. Per non parlare dei programmi per la Puglia, la Campania, la Sicilia e la Calabria dove sarà assegnato un tablet per ogni docente. Perché, come afferma l’Assessore calabrese, Caligiuri, “Il processo di innovazione deve partire proprio dagli insegnanti”.
Serena Rosticci