
Ma la difficoltà nella lettura dei testi, che affligge milioni di bambini, ragazzi e adulti in tutto il mondo è solo un faccia del più ampio fenomeno dei DSA (disturbi specifici dell’apprendimento). Ci sono, tra i più diagnosticati, anche la disgrafia (che colpisce la scrittura), la disortografia (che inibisce la trasformazione da linguaggio verbale a scritto), la discalculia (il “fare di conto”), i vari disturbi legati al linguaggio. Solo da noi, nell’anno scolastico 2020/2021, è stato diagnosticato almeno un DSA (ma ci sono casi in cui i disturbi si sommano) a oltre 326mila studenti, dalla terza elementare al quinto superiore; si tratta di più del 5% del totale degli alunni.
Numeri, questi, che crescono di anno in anno. Segno che la sensibilizzazione sul tema sta funzionando, permettendo di individuare sempre più studenti in difficoltà. Anche se, va detto, il sistema può decisamente migliorare. Tante famiglie, una volta “certificato” che il proprio figlio ha un DSA, non sanno come muoversi per supportarlo al meglio. Molte altre non hanno neanche questa opportunità, restando all’oscuro del disturbo, con ovvie conseguenze negative sul processo di crescita del ragazzo. Per questo, per aiutare i genitori (e di riflesso gli studenti) a decifrare meglio i segnali che potrebbero essere ricondotti a un DSA e, parallelamente, per fornire gli strumenti adatti per farli impattare il meno possibile, il sito Skuola.net | Ripetizioni.it - piattaforma di riferimento in Italia per le lezioni private in presenza e a distanza - ha interpellato Giuseppe Leone, esperto in DSA, che partendo dalla sua esperienza quotidiana può dispensare dei consigli davvero utili.
Quanto serve un tutor specializzato per accompagnare questi ragazzi nello studio?
“Un tutor specializzato risulterà molto utile non solo per accompagnare gli studenti ma, soprattutto, per sostenere il loro processo di apprendimento. Spesso, infatti, nonostante il funzionamento intellettivo generale sia intatto, non possiamo escludere la presenza di problematiche emotivo-motivazionali legate allo studio a cui docenti e genitori oltre che lo studente stesso dovranno far fronte. In tal senso, il tutor risulterà un facilitatore e sostenitore”.
Quali sono i benefici di un tutor specializzato per questi studenti?
“Un tutor esperto in DSA aiuterà lo studente a comprendere come utilizzare gli strumenti compensativi specifici per il suo caso e lo guiderà nell’acquisizione di un corretto metodo di studio, spesso deficitario. Inoltre, grazie al rapporto 1:1, che potrebbe mancare nella scuola in quanto il docente deve relazionarsi con l’intero gruppo classe e lo studente DSA non ha un docente di sostegno (si ricordi che il DSA fa capo alla legge 170 e non 104), il tutor potrà lavorare anche sugli aspetti emotivi e motivazionali legati allo studio”.
Quali differenze ci sono tra tutor specializzati e non specializzati nella gestione dei DSA?
“Un tutor specializzato in DSA, rispetto ad uno non specializzato, saprà affrontare le difficoltà specifiche del ragazzo, programmare attività di supporto, potenziamento con maggiore cognizione di causa oltre che riconoscere prontamente gli errori compiuti dallo studente. Ad esempio, gli potrebbe essere chiesto dai docenti di implementare delle attività di potenziamento per la discriminazione lessicale. A mio avviso, è impensabile poter programmare tali attività senza sapere che a monte delle problematiche di lettura dello studente vi sono deficit nella conversione grafema-fonema”.
Da Tutor, ci può spiegare quali strategie attua con ragazzi affetti da DSA?
“In primo luogo, dedico del tempo alla lettura della diagnosi e del PDP. Successivamente, mi focalizzo sul comprendere le problematiche dello studente relative al metodo di studio. Se il metodo da lui utilizzato è poco funzionale, provvedo a programmare una serie di incontri volti al potenziamento del metodo di studio tramite strategie basate sulla letteratura scientifica. In seguito, ci si dedica a supportarlo nell’esperienza di apprendimento e studio tenendo a mente quali strumenti compensativi e dispensativi utilizzare e come utilizzarli”.