
Per qualcuno l'alternanza scuola-lavoro andrà meglio. Al Liceo Classico "Benedetto Marzolla" di Brindisi è stato approvato lo Statuto degli Studenti e delle Studentesse in alternanza scuola lavoro. La notizia riportata dall'Unione degli Studenti, fa ben sperare nella tutela dei diritti per tutti i ragazzi coinvolti in futuro in percorsi di formazione.
Lo statuto: una vittoria
Il documento approvato nel liceo brindisino è il primo del suo genere, ed è una "conquista storica per gli studenti e le studentesse" dichiarano da Uds. Lo statuto arriva in un momento delicato. Tanto per l'attività di alternanza scuola-lavoro sul panorama nazionale che diverse critiche ha alimentato, ma anche per quanto accaduto di recente proprio nella provincia pugliese, in cui si sono verificati molti casi di irregolarità. Gianmarco Palumbo, rappresentante d’istituto del Liceo Marzolla e coordinatore dell’Unione degli studenti Brindisi ha dichiarato: "Per questo al Marzolla, dopo le varie assemblee che si sono susseguite lungo tutta la Settimana dello Studente, ieri, 31 marzo, abbiamo approvato in Consiglio d'istituto lo statuto dei diritti per le studentesse e gli studenti in alternanza."
Palumbo: percorsi formativi per tutti gli studenti
Quella del Marzolla non dovrà restare un caso isolato, ma dovrà diventare un esempio da replicare. Questo quanto auspicato dalle organizzazioni studentesche. “Vorremmo che a tutti gli studenti fosse data la possibilità di fare percorsi formativi e con tutele reali, non vogliamo essere piegàti alle necessità delle imprese!”
Uds: "stop a percorsi poco formativi"
Sull'argomento torna ancora con l'occasione l'UdS nazionale che chiede da tempo percorsi davvero formativi, e una regolamentazione possibile con il maggior coinvolgimento dei ragazzi, in ogni istituto. "Vogliamo l'interruzione immediata dei percorsi che non si rivelano formativi per gli studenti e il riconoscimento dello Statuto degli Studenti e delle Studentesse in alternanza e del Codice Etico affinché i percorsi possano diventare davvero di qualità!"
Carmine Zaccaro