
Cosa succede quando chi dovrebbe gestire le risorse di una scuola finisce invece con l'approfittarne? La risposta è uno scandalo che ha scosso un'intera comunità scolastica a Bergamo. Qui, un dirigente amministrativo è accusato di essersi appropriato di ben 112mila euro: una somma proveniente dalle casse dello Stato, che il dirigente avrebbe utilizzato per spese personali. Una storia che ha dell'incredibile, soprattutto perché nella conta delle spese, sono stati utilizzati anche i soldi destinati alle merendine degli studenti.
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La vicenda
Come leggiamo su 'BergamoNews', il protagonista di questa incredibile vicenda è un dirigente amministrativo che, fino a pochi mesi fa, era considerato dai colleghi "il miglior direttore del mondo". Le indagini, però, raccontano tutt’altra storia. La Guardia di Finanza, attraverso controlli approfonditi, ha infatti scoperto che tra il 2018 e il 2023, il funzionario avrebbe messo le mani più volte sui fondi destinati alla scuola che amministrava. L'accusa, mossa dalla GdF, dunque è quella di peculato.
Il ruolo da Dsga (Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi) permetteva all'uomo di gestire gran parte delle operazioni economiche dell’istituto. Grazie alle mansioni derivanti dal suo ruolo, infatti, il funzionario poteva gestire in piena autonomia somme e fondi di denaro pubblico destinato all'istituto scolastico. Ed è proprio per questa posizione privilegiata che, secondo gli investigatori, avrebbe inserito nei conti scolastici spese personali camuffate da pagamenti legittimi.
La somma sottratta
Il denaro, destinato a progetti scolastici e agli approvigionamenti per gli studenti – snack, bibite e merendine – è invece finito sui conti personali del dirigente. La somme sequestrata dalla Guardia di Finanza ammonta a circa 112mila euro. E adesso il dirigente è agli arresti domiciliari, in attesa di processo.