
Non serve studiare, basta pagare. Un'estrema sintesi della nuova inchiesta presentata da Fanpage, dal titolo 'La cattiva scuola'. L'indagine condotta dal team Backstair ha portato alla luce un vero e proprio sistema di 'titolifici' a disposizione degli aspiranti docenti.
Certificazioni informatiche, di lingua, e anche master: titoli che, con le giuste conoscenze, è possibile conseguire senza nemmeno frequentare corsi o lezioni. I docenti, infatti, per scalare le graduatorie e ottenere così una cattedra, devono guadagnare punti, ottenibili proprio tramite la partecipazione a queste attività.
Ma dall'inchiesta emergerebbe come più di qualcuno si sia avvalso dell'imbroglio per aggirare le regole e ottenere le certificazioni, e quindi punti utili per le graduatorie.
I titolifici per gli aspiranti docenti
Nell'inchiesta sotto copertura, una giornalista di Fanpage si è finta un'aspirante insegnante intenzionata a ottenere i famosi punti utili per scalare la graduatoria.
La reporter ha cercato di acquisire una certificazione di lingua straniera, uno di quei titoli che, formalmente, permettono di ottenere il massimo punteggio.
Si è quindi messa alla ricerca di un ente che potesse soddisfare la sua richiesta, individuato rapidamente tra i numerosi annunci disponibili sul web.
Presentandosi come un'aspirante insegnante in cerca di una scorciatoia per guadagnare i sei punti della certificazione, la giornalista è stata ricevuta dalla responsabile dell'ente.L'incontro si è svolto in una scuola paritaria della provincia di Napoli. Dopo aver spiegato che “per gli esami di lingua sono sei punti”, la responsabile ha cercato di convincere la finta candidata a scegliere un corso di tedesco, il più costoso tra quelli disponibili.
La donna ha poi informato la giornalista che, la settimana successiva, si sarebbe tenuta una sessione d’esame.
Pochi giorni dopo, le due hanno avuto un ulteriore contatto, questa volta via chat.
In un messaggio vocale su WhatsApp, la responsabile dell’ente ha dato istruzioni precise: “Inviami carta d’identità e codice fiscale.
Ora ti mando anche la fotografia della carta su cui devi fare il bonifico”.
A questo punto è emersa la presenza di un'altra società, accreditata dal MIM per il rilascio delle certificazioni, con sede a Roma.
Il costo del bonifico? Circa 700 euro. Quando la reporter ha finto di essere preoccupata per l’esito dell’esame, la donna l’ha tranquillizzata: “Vai là e non ti preoccupare di nulla.
Ti dicono tutto loro”.
Esami svolti da altri
L’appello era fissato per il 16 aprile 2024. La giornalista di Fanpage si è presentata all’appuntamento, ma ha subito notato delle anomalie.
Insieme ad altre tre candidate, si è resa conto di non essere stata chiamata per l'appello.
Alla richiesta di chiarimenti, le è stato risposto: “Un attimo solo, perché può darsi che può già andare”, aggiungendo che “il vostro lo abbiamo fatto noi, perché non vi siete presentate”.
“Voi eravate segnate alle 9”, ha spiegato una donna dello staff, che ha poi aggiunto: “Mi fanno ancora male le mani”, confessando così di aver svolto l’esame al posto delle quattro candidate.
Non si è trattato di un favore isolato. Come racconta la giornalista di Fanpage, indipendentemente dalla presenza o meno degli aspiranti candidati, l’esame viene comunque svolto da altri.
È proprio in questo frangente che il sotterfugio è stato confermato: terze persone completano i compiti per i candidati, che alla fine ottengono la certificazione senza sostenere le prove.
Non solo: agli stessi candidati viene anche proposto di “restituire il favore”, ossia di partecipare in futuro a un esame al posto di qualcun altro, alimentando un circolo vizioso che garantisce il risultato per tutti.
Test su fogli pre-compilati
Il test si compone di due parti: una serie di domande a risposta multipla e una lettera da tradurre in tedesco. “Nel plico dell’esame troviamo due fogli slegati.
Su uno ci sono le risposte alle crocette, sull’altro un breve testo in tedesco, ossia la traduzione necessaria, da copiare lettera per lettera”, ha spiegato la reporter, aggiungendo che “i docenti passano tra i banchi e suggeriscono modifiche, aiutano a scrivere meglio le lettere e indicano come completare il tutto”.
Terminato l’esame, ciascun partecipante consegna il test ed esce con sei crediti in tasca.