
La più famosa, il Certamen Ciceronianum Arpinas, si è tenuta lo scorso fine settimana: si tratta di una gara di traduzione e commento dal latino di un brano di Marco Tullio Cicerone. Aperto agli studenti iscritti all'ultimo anno di liceo classico di tutto il mondo, il Certamen Ciceronianum Arpinas si svolge ogni anno in Italia ad Arpino (in provincia di Frosinone) nel mese di maggio.


1. Sei diventata campionessa del mondo di latino. Come hai costruito questo successo? Quando hai iniziato a studiare latino?
Sicuramente questo successo è il frutto di un costante impegno e di qualche sacrificio, anche se abbondantemente ripagati dai risultati. Ho iniziato a studiare latino alle scuole medie ed è li che è nata la mia passione per questa lingua, che tutti si ostinano a definire morta, ma che può insegnare ancora tanto a chi è disposto a conoscerla. Ho compiuto la scelta del liceo classico con ferma convinzione ma anche un po' di timore. Infatti, nella mia famiglia, nessun altro ha frequentato il classico. Alla fine la mia passione e la mia determinazione hanno prevalso su qualsiasi incertezza e alla fine...eccomi qui, campionessa ancora incredula, del "Certamen".
2. Il Dirigente Scolastico della tua scuola ha parlato di grandi successi di voi studenti in questi tipi di concorsi. Hai voluto condividere il tuo successo con qualcuno? Magari con qualche docente in particolare...
A questo mio successo hanno contribuito in modo determinante tutti i miei insegnanti capaci di stimolare il mio impegno e interesse soprattutto, ed è sicuramente a loro che va la mia riconoscenza anche se un ruolo altrettanto importante l'hanno avuto i miei familiari sempre pronti ad incoraggiarmi e sostenermi nei momenti più difficili, quindi è con loro che ho condiviso la gioia della vittoria.Senza la loro insistenza avrei rinunciato anche ad Arpino.
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4. Tra le materie più odiate dagli studenti, oltre alla matematica, c'è proprio il latino. Cosa si perdono questi ragazzi? Vuoi rivolger loro un appello?
So che il latino, come la matematica, è tra le materie più odiate... Ritengo che proprio quest'odio sia frutto di una diffidenza nata a priori. Il latino viene visto come la lingua delle declinazioni da imparare a memoria e delle infinite eccezioni...invece no, perchè come la matematica aiuta a sviluppare la logica, a saper ragionare, oltre che a conoscere le nostre radici.
5. Ora che hai la certezza di essere la migliore del mondo in latino potresti aiutare qualche studente...pensi che passerai ogni tanto da Skuola.net per seguire magari qualche versione problematica?
Anche se la mia unica certezza è che di imparare non si finisce mai, sarò ben lieta di aiutare qualche studente in difficoltà.
Anche se le ho già fatto tantissimi complimenti in privato, replico qua le mie congratulazioni a questa ragazza. Spero tanto possa continuare su questa strada per ottenere altri grandi successi e vivere tante soddisfazioni, guadagnate interamente con lo studio. Un esempio che tutti gli studenti dovrebbero seguire: con lo studio si può arrivare ovunque si desideri!
Sul forum di Skuola.net intanto si discute: "Il latino serve davvero?". Intervieni anche tu al dibattito!