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atlante italian teacher award
Fonte: la Repubblica


L'Atlante Italian Teacher Award è giunto alla sua sesta edizione e anche quest'anno ha premiato quei prof che non si accontentano, che sanno come arricchire il percorso di crescita degli studenti.

L'iniziativa, promossa da United network con Repubblica@Scuola, in collaborazione con la Varkey Foundation, ha visto sfilare sul palco del teatro Brancaccio di Roma docenti davvero speciali.

Un evento dedicato alla scuola sempre più aperta a metodi didattici all'avanguardia, per coinvolgere gli studenti e prepararli al futuro, grazie a insegnanti capaci di rinnovare la propria professione.

Tutto ciò, fatto attraverso, per esempio: podcast per narrare storie in modo innovativo, analisi sensoriali sui probiotici supportate da materiale in inglese, incontri con detenuti per riflettere su concetti come "muro" e "tempo", e persino giochi come dadi e biglie per rendere comprensibili i principi della statistica. 

Indice

  1. Docenti premiati per l’originalità
  2. Anna Maria Cruscomagno: l’importanza dell’empatia
  3. Alfonso Filippone: “ogni studente è unico”
  4. Teresa Summa: dialogo tra studenti e detenuti

Docenti premiati per l’originalità

Prima dei vincitori assoluti, sono stati celebrati alcuni docenti che si sono distinti per la loro originalità. Tra questi, Ibrahim Malla, un fotografo umanitario che ha aperto le porte del mondo delle immagini anche a studenti con disabilità.

Poi c'è Silvia Jo Esposito, che ha conquistato tutti con il suo progetto di narrazione attraverso i podcast, un modo super attuale per raccontare storie. Infine, Tiziana Calliman ha ricevuto una menzione per aver avvicinato i suoi studenti alle tecnologie del futuro, dalla robotica alla simulazione di sistemi portuali.

Subito dopo, è arrivato il turno dei vincitori di questa edizione: Anna Maria Cruscomagno per le elementari, Alfonso Filippone per le medie e Teresa Summa per le superiori. Saranno loro tre che, grazie al premio, voleranno a New York per una visita didattica.

Anna Maria Cruscomagno: l’importanza dell’empatia

Anna Maria Cruscomagno, docente dal 2007, insegna in un istituto in provincia di Cosenza. Dice di amare la matematica e ha una passione per i bambini, dedicandosi a preparare i suoi alunni ad affrontare le sfide della vita adulta. Crede che la scuola debba fornire loro gli strumenti per prendere decisioni in situazioni incerte.

Per rendere l'apprendimento più efficace e memorabile, preferisce un approccio pratico, come l'utilizzo di attività concrete: “Si deve trovare la strategia giusta, ieri ho insegnato il lancio di due dadi, un compito di realtà. Ai bambini, così, rimane più impresso”, racconta l’insegnante.

La sua più grande soddisfazione è vedere i suoi studenti avere successo nel passaggio alla scuola media, anche grazie alle competenze acquisite in statistica. Secondo lei, la qualità più importante di un insegnante è l'empatia.

Alfonso Filippone: “Ogni studente è unico”

Alfonso Filippone, 43 anni, insegna matematica e scienze una scuola media a Foggia. Ma ha una docenza anche all'università, dove ha un incarico a contratto in inglese scientifico e metodologia della ricerca. La cosa che ama di più del suo lavoro è: “Stare con i ragazzi e fare in modo che loro si innamorino della disciplina. Più che del docente”.

Il suo approccio parte dall'analisi dei bisogni dei ragazzi per poi metterli nelle condizioni di scoprire e sperimentare i propri talenti. Un esempio di questo metodo è stato far analizzare ai suoi alunni le componenti dei probiotici, culminando nella stesura di una pubblicazione scientifica.

Per Filippone, la soddisfazione più grande è vedere i suoi studenti gioiosi per aver visto i loro nomi pubblicati come autori, sentendosi tutti sullo stesso piano, valorizzati per il loro impegno più che per un semplice voto.

Teresa Summa: dialogo tra studenti e detenuti

Teresa Summa, 51 anni, docente originaria di Potenza e formatasi a Roma, lavora dal 2008 in un liceo classico milanese. Dopo una parentesi nel giornalismo, ha scelto l'insegnamento, trovandolo più gratificante per l'impatto che le sue parole hanno sui giovani. Un'esperienza significativa come volontaria nel carcere di San Vittore durante la pandemia l'ha spinta a ideare un progetto didattico, "Mare dentro, navigare tra le parole del carcere", con cui ha vinto anche un altro premio.

L'obiettivo è far conoscere ai suoi studenti realtà diverse, con la speranza che in futuro si impegnino per ridurre le ineguaglianze. Prossimamente, accompagnerà i suoi allievi nel carcere di Opera per un incontro sui crescenti episodi di violenza domestica, un tema che preoccupa anche i detenuti.

L'incontro sarà moderato da Don Burgio. Dunque, Teresa Summa, attraverso l'insegnamento e progetti di sensibilizzazione, si dedica a formare cittadini più consapevoli e attenti alle problematiche sociali.

Data pubblicazione 9 Maggio 2025, Ore 15:33
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