Giulia.Onofri
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Perché il 2024 sarà un anno bisestile: l'origine di tale ricorrenza e la sua denominazione

Ogni quattro anni, il calendario si arricchisce di un giorno nel mese tradizionalmente più corto dell’anno: dopo il 2020, anche il 2024 conterà ben 366 giorni in tutto, uno in più rispetto al solito, poiché febbraio non sarà composto da 28 giorni ma da 29.

Ma come si spiega un fenomeno così strano? Il motivo per cui la ricorrenza di un anno composto da 366 giorni si ripete con cadenza quadriennale trae origine da motivi astronomici, in particolare dalla differenza effettiva tra la durata dell’anno civile e quella dell’anno solare: la durata dell’anno civile pari a 365 giorni è infatti puramente convenzionale poiché ogni anno solare dura in realtà ben 365 giorni, 6 ore, 9 minuti e 9,54 secondi.
Aggiungendo un giorno intero ogni quattro anni, si compensa quindi completamente questa eccedenza poiché sei ore per quattro anni restituiscono un giorno intero di 24 ore.

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Anno bisestile: qual è l’origine della denominazione?

Gli anni in cui si verifica questo fenomeno sono comunemente chiamati bisestili, una denominazione che affonda le radici nell’epoca dell’antica Roma, quando Giulio Cesare nel 46 a.C. istituì il calendario Giuliano composto da 365 giorni con l’aggiunta di un giorno ogni quattro anni per riassorbire le ore eccedenti di ogni anno civile. Il termine “bisestile” deriva infatti dalla posizione scelta per inserire tale giorno aggiuntivo che in origine coincideva con il giorno successivo l’inizio delle calende di marzo che si ripetevano ogni 24 febbraio. Poiché il 24 febbraio era denominato il “bis sexto kalendas Martias”, il giorno aggiuntivo, immediatamente successivo, venne di conseguenza ricordato come il “bis sexto die”, denominazione latina da cui deriva appunto il nostro termine “bisestile”.
Il primo anno bisestile della storia risale all’8 d.c., nell’anno in cui fu imperatore Ottaviano Augusto che impose un nuovo ordine al computo dei giorni del calendario, facendo coincidere l’inizio di ogni mese con il primo giorno: da allora il giorno del mese bisestile divenne il 29 febbraio.

Come calcolare gli anni bisestili: la regola e l’eccezione

Nel 1582, papa Gregorio XIII introducendo il calendario gregoriano, tuttora in vigore, nella bolla papale “Inter gravissimas” impose una regola che cambiò la regolare ricorrenza degli anni bisestili fino a quel momento: il Papa stabilì infatti che gli anni bisestili sarebbero stati soltanto quelli divisibili per 4 oppure, in caso di anni secolari, ovvero terminanti con due zeri, quelli divisibili per 400.
Da allora fino ad oggi, gli anni bisestili si ripetono ogni quattro anni nel rispetto di tali criteri di divisibilità. Pertanto, il prossimo anno bisestile sarà il 2028.
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