
I carabinieri di Civitavecchia hanno dato esecuzione all’ordinanza emessa dal Gip, che contiene le misure cautelari per quattro insegnanti, tra cui un vicepreside, e professore, quest'ultimo finito ai domiciliari con l'accusa di violenza sessuale su minore e induzione indebita a dare o promettere vantaggi.
Per gli altri tre, invece, si parla di condotte omissive, che li hanno portato alla misura dell'obbligo di domicilio.Le indagini, come riporta 'Tgcom24', sono partite a gennaio 2025, dalla denuncia di una studentessa che ha raccontato di essere stata bendata e molestata dal professore durante quelle che venivano presentate come "attività didattiche", ma che in realtà erano "giochi" equivoci degenerati in abusi e violenze.
Altre sei studentesse hanno confermato le accuse, descrivendo comportamenti simili da parte dello stesso docente. Il provveditorato ha specificato che il professore era già stato sospeso in precedenza e, di conseguenza, già allontanato dalla scuola.
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Il coraggio di denunciare
La studentessa che ha deciso con coraggio di rompere il silenzio ha riferito ai Carabinieri di comportamenti molesti e atti di natura sessuale da parte del suo professore, un 40enne di Frosinone, insegnante di matematica e persino vicepreside.
Quella denuncia però non è rimasta isolata. Come detto, le dichiarazioni della prima studentessa sono state confermate da altre ragazze, che hanno riportato di episodi simili, tutti riconducibili allo stesso professore.
Sembra che l'insegnante avesse un sistema di comportamento sistematico, con chat, foto e video delle studentesse, e messaggi privati del tipo: "Ti vorrei vivere".
L'indagine ha rivelato che il professore si sarebbe anche "improvvisato istruttore di arti marziali" per palpeggiare le zone intime di una studentessa.
Gita scolastica e un "gioco" inquietante
Due sono gli episodi principali contestati al professore: il primo risale all'estate scorsa, durante un campeggio estivo a Orbetello, in Toscana, con un gruppetto di studentesse, invitate dal vicepreside con la scusa che avevano necessità di socializzare. Già la prima sera si sarebbe consumata la violenza.
Una delle ragazze ha raccontato: "Eravamo in campeggio, tutte in bikini, ero bendata, sdraiata sul tavolo e stavo partecipando a un gioco: dovevo indovinare cosa mi stavano spalmando addosso. Solo al termine del gioco ho saputo che quando era arrivato il turno del prof, lui ne aveva approfittato per toccarmi glutei e gambe con un mix di dentifricio e terra".
Le altre due docenti presenti, secondo il legale della famiglia della vittima, avrebbero minimizzato però la vicenda, ripetendo che si trattava di un gioco.
Un contest natalizio e altri episodi
Un secondo episodio è venuto alla luce dopo una nuova denuncia. Durante le vacanze di Natale, lo stesso docente aveva organizzato un "contest" a casa sua, promettendo alle vincitrici un posto assicurato al prossimo campeggio estivo.
Anche in questa occasione, alle studentesse era stato chiesto di presentarsi in costume da bagno. Il gioco prevedeva che il docente, questa volta bendato, avesse dei bigliettini nascosti tra gli indumenti che le alunne dovevano trovare.
Chi ha deciso di denunciare ha riferito di una situazione di disagio e imbarazzo.
L'Ufficio scolastico regionale: il docente già sospeso
Le indagini, ora, stanno cercando di fare chiarezza anche su quanto accadeva in classe. I Carabinieri hanno ascoltato alunni e insegnanti per capire se, durante le lezioni, con la scusa di organizzare giochi interattivi, l'indagato ne abbia approfittato ulteriormente.
Intanto l'Ufficio scolastico regionale del Lazio, tramite la direttrice generale, ha fatto sapere che il professore accusato "era stato già oggetto di sospensione cautelare, motivo per cui è allontanato dalle aule scolastiche già da diverso tempo".
Gli altri docenti coinvolti, invece, "sono stati interessati da procedimenti disciplinari proprio in conseguenza delle rispettive responsabilità penali in corso di accertamento da parte dell'Autorità giudiziaria".