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Oggi, infatti, le crescenti sfide del lavoro impongono a tutti un cambio di rotta, e anche il settore gastronomico non fa eccezione. Inoltre, si stanno facendo largo nuove figure professionali pronte a confrontarsi con lo scenario mondiale.
Ecco perché anche chi vuole formarsi in questo mondo complesso e variegato non ha altra scelta se non quella di prepararsi non solo all’università della vita, ma anche in un ateneo che ha fatto di questo ambito disciplinare il suo scopo di esistenza come l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, una delle realtà più accreditate del settore: a soli quattro mesi dalla laurea il 96% dei laureati, di cui quasi la metà non italiani, è impegnato in attività lavorative.
Unisg: nel cuneese la formazione a stretto contatto con le eccellenze e dalla vocazione internazionale
Per molti studenti il percorso post-diploma è un vero e proprio terno al lotto. Ciò vale per chi esce da tutte le scuole superiori: licei, tecnici, o professionali. La prima sfida è quella di riuscire a conciliare le proprie passioni con un percorso che, dopo la scuola, sappia preparare davvero alla futura carriera.
Se i propri interessi portano verso il mondo del Food, la soluzione è puntare sulle competenze e sulle richieste di un settore sempre in evoluzione. La filosofia dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo si basa su un concetto di gastronomia - che esula dal semplice mangiare - inteso come un modello di etica del cibo. E il racconto di Unisg, università che viaggia per il mondo e che studia i prodotti e le gastronomie globali, parte proprio da qui.
L’ateneo è infatti uno dei fiori all’occhiello nel campo degli studi enogastronomici del nostro Paese, primo e ancora unico ateneo al mondo interamente dedicato al cibo. Nata nel 2004 - grazie all’iniziativa dell’associazione Slow Food - Unisg è un’università non statale, riconosciuta dal Ministero dell’Università e della Ricerca, e in quasi vent’anni di storia ha raggiunto risultati strabilianti, sviluppando una didattica innovativa che unisce studio, pratica e viaggi didattici in tutto il mondo, dalla Francia al Messico, dalla Turchia al Sud Africa. L’obiettivo è quello di formare professionisti del cibo e gastronomi qualificati.
Avere la possibilità di accrescere le proprie conoscenze in un contesto unico e predisposto alla cultura del cibo: questo significa studiare all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. La comprensione e il valore del cibo sono infatti centrali nel progetto ultradecennale dell’Università, che sorge in una delle zone strategiche d’Italia per quanto riguarda il Food & beverage. Pollenzo si trova infatti nella provincia di Cuneo: la zona delle Langhe e del Roero, dove è situata, è infatti ricca di eccellenze enogastronomiche riconosciute a livello internazionale.
Ed è proprio verso il resto del mondo che si affaccia l’attività formativa e di ricerca di Unisg, anche grazie alle collaborazioni con partner accademici stranieri - che danno vita a progetti e pubblicazioni di rilevanza globale - e alle attività che portano gli studenti a confrontarsi con il panorama europeo e mondiale, come i viaggi didattici. In particolare, complessivamente l’Università organizza 120 viaggi didattici l’anno, e conta 56 paesi visitati dal 2004, con lo scopo di rendere consapevoli gli studenti sulle diverse produzioni - industriali e artigianali, rurali e urbane - e far loro conoscere il mondo attraverso il cibo.
La sostenibilità è inoltre centrale nella mission dell'ateneo. La finalità è dirigersi verso un’ecologia integrale sostenibile, per porre un freno alle crescenti disuguaglianze alimentari nel mondo, e sviluppare una vera e propria etica dell’alimentazione.
Offerta formativa di stampo internazionale: cosa si studia in Unisg? I corsi di Laurea e i Master
Per realizzare questo obiettivo, l’ateneo forma nuove figure professionali che hanno conoscenze e competenze a tutto tondo nell’ambito delle scienze, cultura, politica, economia ed ecologia del cibo.
Tra le altre, il gastronomo studia per comprendere i processi del cibo, dalla produzione al consumo, dalle tecniche e dalle tecnologie ai simboli e alle narrazioni. Il gastronomo sperimenta ed esplora, attraverso l’assaggio, e insieme allo studio teorico e l’esperienza vissuta in prima persona apprende il rispetto e la cura indispensabili per comprendere fino in fondo l’importanza del valore del cibo come filo rosso che lega tutti gli esseri viventi. Proprietà che emergono nel corso di Laurea Triennale in Scienze e Culture Gastronomiche, che mira a scoprire la complessità dei sistemi alimentari analizzando l’intero processo produttivo: dal piccolo produttore artigianale alla produzione su scala industriale. Non solo, il corso presenta una forte accezione internazionale e durante il triennio sono previsti ben quindici viaggi didattici - cinque l’anno - per conoscere, e approfondire, le diverse culture che ruotano intorno al cibo.
L’offerta di Unisg prosegue, al termine del corso triennale, con due proposte magistrali. La prima, il corso di Laurea Magistrale in Sustainable Food Innovation & Management, espande l’orizzonte lavorativo dei futuri gastronomi formandoli come veri e propri manager del settore, con lezioni, seminari, viaggi didattici, lavori di laboratorio e sessioni di degustazione, con un occhio di riguardo alla sostenibilità e all’innovazione. Qui l’esperienza fa da padrona, grazie anche ad un solido network di aziende e istituzioni con cui gli allievi potranno interagire.
Ma se l’obiettivo è quello di accrescere le proprie conoscenze in campo internazionale, allora l’alternativa consiste invece nel corso di Laurea Magistrale in International Gastronomies and Food Geo-Politics. un corso che punta forte sui viaggi didattici in Italia e all’estero, visitando produttori, aziende, istituzioni non governative per comprendere al meglio la relazione tra cibo e territorio, e padroneggiare le diverse dimensioni del cibo: dalla sostenibilità ambientale alla sovranità alimentare.
Ad affiancare i corsi di laurea, una vasta offerta di Master in lingua inglese, a testimonianza della forte vocazione internazionale di Unisg e delle diverse applicazioni lavorative del settore per chi intraprende un percorso formativo post-laurea:
- New Food Thinking;
- Gastronomy: World Food Cultures and Mobility;
- Applied Gastronomy: Culinary Arts;
- Food Culture, Communication & Marketing;
- Wine & Spirits;
- Agroecology and Food Sovereignty;
- Executive Master in Cultura e Management del Vino (in lingua italiana).
I possibili sbocchi lavorativi e il placement: le opportunità di carriera per i laureati
Ogni anno Unisg mette a fuoco le condizioni occupazionali dei suoi laureati, per verificare l’impatto del percorso di studio nella ricerca di lavoro. Dati alla mano, i numeri danno ragione all’ateneo: l’ultimo report - relativo ai laureati del 2021 - mostra come il 96% degli interessati abbia trovato un’occupazione a soli quattro mesi - in media - dalla laurea.
Un risultato frutto di una didattica innovativa che - come abbiamo già visto - amplia in modo esponenziale il bagaglio culturale degli allievi e al network di oltre cento aziende che collaborano con l’Università, come ad esempio Barilla, Lavazza, Eataly e molti altri. E, alla fine, il titolo di studio conduce in realtà all’avanguardia del settore. Sono molte le porte che si aprono davanti ai laureati in Scienze Gastronomiche. Si tratta di professionisti qualificati ad operare - per esempio - startup, aziende internazionali, consorzi, agenzie di promozione turistica e territoriale, realtà di ristorazione, commercializzazione internazionale e grande distribuzione organizzata.
Il settore gastronomico infatti vive - e ha vissuto - una fase ascendente che interessa l’ambito della produzione e della distribuzione dei prodotti tipici, e il turismo enogastronomico: gli esperti in queste materie avranno diverse opportunità lavorative. Anche la comunicazione, al giorno d’oggi, ha aperto le sue porte alla gastronomia: basti pensare al giornalismo e, più in generale, a tutta la letteratura enogastronomica degli ultimi anni.
Infine, la laurea in Scienze Gastronomiche permette di operare anche presso organismi di ricerca in campo enogastronomico, nell’amministrazione nazionale e regionale, nonché in tutte quelle organizzazioni che si occupano del settore agroalimentare, comprese le associazioni governative e non governative a supporto di Paesi del sud globale.
Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo: dalle aule al lavoro grazie al Career Center
I laureati Unisg si specializzano nel settore del Food e trovano impiego quasi subito dopo il titolo. Il merito, come abbiamo visto, è di una didattica innovativa a contatto con il territorio e con l’ambiente internazionale, che sa rispondere alle richieste del mondo delle imprese e non solo. Ad accompagnare gli studenti passo passo nella loro carriera è il fiore all’occhiello tra i servizi allo studente dell’ateneo:il Career Center.
Il Career Center dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo informa gli studenti sulle prospettive post laurea e li guida verso il percorso da intraprendere dopo gli studi; inoltre, fornisce loro concrete opportunità. Lo fa attraverso le offerte di lavoro e di tirocinio riservate agli studenti, pubblicando gli annunci di aziende partner di primo livello nel territorio e nell’intero Paese, con possibilità anche all’estero, e organizzando annualmente un Career Fair, un evento grazie al quale gli studenti e i laureati di Pollenzo possono incontrare aziende e organizzazioni italiane e internazionali. Non solo: il servizio ha messo a punto un programma ad hoc, “Cultivating your career”, che supporta gli studenti nella loro crescita professionale.
Per capire realmente in che modo Unisg sia una scelta in grado di preparare i giovani appassionati del mondo dell’enogastronomia, per far loro spiccare il volo, basta guardare alle storie di chi ci è passato. Nella sezione dedicata agli Alumni Unisg, ex studenti ormai inseriti nel mondo del Food, è possibile curiosare tra i volti e le posizioni ricoperte da questi laureati. C’è chi lavora nei programmi Tv o crea podcast sul tema, chi fa il Brand Manager in grandi aziende, in Italia e nel mondo, chi ha addirittura creato un’impresa tutta sua.
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