
Sette sono gli episodi disponibili sulla piattaforma, per completare la stagione sono due le puntate mancanti, che però usciranno a luglio.
Ma vale la pena affrontare questi primi episodi, sicuramente non brevi - tutti dalla durata che varia tra i 55 minuti e l’ora e mezza -, per capire cos’altro questa serie ha da offrire? Infatti l’interesse per quello che è uno dei titoli cult di Netflix è andato ad assottigliarsi nel corso di seconda e terza stagione, ma si risveglierà con quest’ultima uscita? Scopriamolo.
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Stranger Things 4: la stagione più movimentata di tutte
La stagione si apre con Undici che si è trasferita in California insieme alla famiglia Byers, e che quindi ha a che fare con una nuova scuola, e con dei nuovi bulli, che fin da subito l’hanno presa di mira. Il resto del gruppo è però rimasto a Hawkins, la cittadina dove tutto è iniziato. Ma all’appello manca ancora Hopper, l’ex sceriffo che si è sacrificato proprio alla fine della stagione precedente. Tuttavia, sorprendentemente, è ancora vivo, prigioniero dei russi.E’ con l’inizio delle vacanze di primavera che inizia una serie di eventi che si sussegue veloce e inesorabile. Mike decide di andare a trovare Undici in California, mentre Joyce lascia i suoi figli per volare in Alaska alla ricerca di Hopper. E da qui in poi la frenesia delle diverse trame e dei diversi luoghi dove tutti sono collocati è strabiliante.
Infatti, se c’è una cosa molto evidente che fa discostare questa stagione dalle altre, è senza dubbio inerente alle diverse posizioni nelle quali si svolgono le azioni. Ogni gruppo è situato in una parte diversa del globo, e con salti spesso repentini, la trama è intenta a non lasciare nessuno indietro.
Stranger Things 4: tra nuovi amici e vecchie conoscenze
Uno dei punti forti di Stranger Things è la capacità che ha dimostrato nel corso delle stagioni, di dipingere personaggi interessanti e di saper approfondirli al meglio delle loro capacità, senza mai farli risultare banali, nelle scelte o nelle motivazioni delle loro azioni.Questa stagione non fa differenza, riuscendo a presentare aspetti diversi e inediti dei personaggi che già conosciamo, ma senza trascurare i nuovi arrivi, donando un background credibile anche a coloro che vediamo per la prima volta.
Alcuni legami poi si stringono, mentre altri si allentano, anche se forse sarà nei prossimi due episodi, in uscita a luglio, che le relazioni all’interno dello show avranno un vero scossone. Tuttavia, la mancanza di lovestory palesi è stata sopperita dalla presenza massiccia di nuove informazioni su Hawkins e in particolar modo su Undici e sul Sottosopra. Infatti la trama principale in questa stagione mette il turbo e non perde un colpo, entrando nel vivo un po’ lentamente, ma, da quando inizia a ingranare, si assiste a un susseguirsi di avvenimenti che non lasciano il tempo allo spettatore di annoiarsi.
Stranger Things 4: top o flop?
Rispetto alla seconda e alla terza stagione, la quarta è completamente diversa, non solo per la moltitudine di location nelle quali sono svolte le azioni, ma anche per la frenesia con la quale procede. Inizialmente la nuova serie di omicidi che attanaglia Hawkins sembra inspiegabile, ma nel corso di qualche ora la narrazione non può che rapirti, mettendoti voglia di bingewatchare l’intera stagione per avere delle risposte.E anche se le risposte arrivano, almeno in parte, la sensazione di rimanere con il fiato sospeso potrebbe accompagnarci fino al rilascio dei due episodi di luglio. Ma, in sostanza, vale la pena imbarcarsi in questa nuova avventura? Sì, assolutamente sì.
Infatti la nuova stagione riesce a unire i tratti caratteristici della prima, che hanno tutti amato, a una vena dark e a tratti horror che all’interno di questa storia non è per nulla fuori luogo. Quindi arrivati all’episodio sette, si avrà un quadro più chiaro degli eventi accaduti fin dalla prima puntata, ma si avrà altresì voglia di aspettare l’uscita dei nuovi episodi.
Lucilla Tomassi