
Circa 4 minuti di intervista che probabilmente passeranno alla storia delle Paralimpiadi. Protagonista assoluto l'atleta Rigivan Ganeshamoorthy, medaglia d'oro nel lancio del disco e detentore del record mondiale nella disciplina. Quanto accaduto ieri è stato un qualcosa di mai visto prima alle Paralimpiadi.
Ganeshamoorthy, infatti, ha infranto il record mondiale per ben tre volte: dopo avere battuto il precedente record stabilito dal brasiliano Andre Rocha, l'atleta italiano si è superato, battendo di fatto se stesso per altre due volte. Un'impresa che è già sulla bocca di tutti: un po' come l'intervista che l'atleta ha rilasciato a 'RaiSport' al termine della gara.
Chi è Rigivan Ganeshamoorthy, medaglia d'oro nel lancio del disco
Romano, classe 1999, Rigivan Ganeshamoorthy vive a Dragona, periferia sud-ovest di Roma. Nel 2017 gli è stata diagnosticata la sindrome di Guillain-Barré, malattia rara che porta alla progressiva paralisi degli arti, prima inferiori poi superiori. Prima del lancio del peso, in carriera ha sperimentato anche la scherma paralimpica, il lancio del giavellotto (ma a Parigi non gareggerà in questa specialità) e il basket in carrozzina. Mentre lavorava in officina, poi, si è dato all'atletica appassionandosi ai lanci.
Il record paralimpico
Su quel 'che ve devo dì' si memerà probabilmente a lungo. Così come si parlerà molto dell'impresa realizzata da Rigivan Ganeshamoorthy. Il record del brasiliano Andre Rocha era fermo a 23,80 metri e Ganeshamoorthy lo ha frantumato dopo pochi minuti. Addirittura, l'atleta ha fatto ancora meglio, superando se stesso altre due volte nella stessa sessione: dopo il primo 25.48 metri, l'atleta è arrivato a 25.80 metri e poi, infine quello che adesso è il record da battere, ovvero a 27.06 metri. Una prestazione sontuosa che è valsa all'atleta romano la medaglia d'oro nel lancio del disco.
L'intervista che è già un meme
Per tutti questi motivi, le parole dell'atleta a fine gara hanno strappato un sorriso a tutti. Apparso visibilmente emozionato, Ganeshamoorthy è sembrato decisamente spaesato durante l'intervista. In un primo momento, ha tentato di liquidare l'inviata di 'RaiSport' con un “grazie, grazie a tutti”, salvo poi essere più preciso: “Ringrazio tutte le persone che stanno a casa” “E basta?” - incalza la giornalista. E' allora che il giovane se ne esce con la risposta più genuina di sempre: “E che devo dì?”. Nonostante l'epica impresa, Ganeshamoorthy non sembra avere realizzato: “Non ho parole neanche per me stesso. Che posso dirvi? Sono un po' timido”.
"Che devo di'? Dedico la vittoria a mia madre, a Roma, ar decimo municipio. Domani se vedemo. Questo è per tutta la nazione italiana e per i disabili a casa" Rigivan Ganeshamoorthy vince l'oro superando il record per 3 volte e regalandoci l'intervista più bella e divertente pic.twitter.com/hW2ssuTFsw
— Il Grande Flagello (@grande_flagello) September 1, 2024
L'atleta poi cerca di rompere il ghiaccio, indicando “er parafanghetto” della sedia a rotelle, dove appare l'adesivo di un unicorno, regalatogli dall'amica Martina: “Grazie Marti” esclama l'atleta prima di lanciarsi in una lunga schiera di ringraziamenti: “A mia madre, mia sorella, al personal trainer Enrico Ruffini, a Francesco La Versa, a Roberto Minnetti, a tutta Dragona, a Roma, ar decimo Municipio, al mio vicino che mi è venuto a trovare e mi ha dato la bandiera. Quella è la cosa più bella penso, l'amicizia, le persone che ti vengono a trovare. Questo vale più di una medaglia d'oro. E questa medaglia è per tutta la Nazione e per tutti i disabili che stanno a casa”. Un ragazzo semplice, genuino, l'antidivo per eccellenza: lui non se ne importa e sui social, intanto, prende piede l'hashtag #dajerigi.