
La nuova pellicola, diretta con l'aiuto dei due co-registi, Danilo Carlani e Alessio Dogana, si ispira a un universo distopico in cui la tecnologia ha subito una brusca frenata, rimanendo ferma agli anni '90. Così ne 'Il migliore dei mondi' non esistono Internet, smartphone o social network: una trasposizione 'analogica' della realtà, con l'immancabile humor che da sempre distingue il vincitore della seconda edizione di Lol.
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Di cosa parla il nuovo film di Maccio Capatonda
'Il migliore dei mondi' è la storia di un uomo comune del nostro millennio, catapultato in un mondo parallelo, ma con la tecnologia ferma alla data del 31 dicembre 1999. Maccio ha spiegato che si tratta di un prodotto diverso dal solito: il film, infatti, è divertente ma presenta anche dei tratti che spigono chi guarda a riflettere: ”Ridere o riflettere stanno 50 a 50" secondo Carlani e Dogana, intervistati da 'La Nazione'. Per Maccio Capatonda invece: "50 fa ridere, 48 fa riflettere, 2 parcheggiare, 4 telefonare e 2 fa ca*are. Fa 108? E allora?".Ennio Storto, il protagonista, è molto simile a Maccio Capatonda: ”Lui è un’estensione di me stesso al 7580%. Il difficile è interpretare quel 20%, perché alcune situazioni le devi vedere diversamente da come le vedi tu in automatico. La passione per il porno è un fil rouge. Ennio è il me di sei anni fa. Oggi il mondo è molto “safe“, non siamo abituati alla noia, all’imprevisto, alla difficoltà e questo ci rende aridi, anti-emotivi, freddi, non empatici. Noi però non diamo giudizi, che lasciamo al pubblico".