Netflix Gli irregolari di Baker Street: da vedere o no? Cosa ne pensiamo

Il fascino della Londra ottocentesca fa da sfondo al misterioso mondo che ruota attorno alla fumosa figura di Sherlock Holmes, spodestato però dal ruolo di personaggio principale nella nuova serie tv targata Netflix. Infatti non è l’iconico detective di Baker Street il protagonista della storia, bensì lo sono due sorelle adolescenti, aiutate da tre loro amici, che tra un enigma e l’altro si ritroveranno a indagare sul proprio passato.

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Gli irregolari di Baker Street: sinossi e trama della nuova serie Netflix

Facciamo subito la conoscenza dei personaggi principali: Bea e Jesse, due sorelle ancora teenagers, rimaste orfane e cresciute in un istituto nella Londra ottocentesca, ma scappate a causa dell’eccessiva severità degli educatori, e che ora si ritrovano a vivere negli scantinati di Baker Street. Le due ragazze, che possono sempre contare sull’appoggio incondizionato di tre loro compagni, pur di racimolare qualche soldo, vengono reclutate da un losco figuro per risolvere casi polizieschi sempre più complicati. Non impiegano molto tempo a capire che a richiedere il loro aiuto è niente meno che il braccio destro dell’affascinante Sherlock, il dottor John Watson. Ma ciò che non riescono ancora a comprendere è il perché Watson continui a tornare dalle due sorelle per ricevere consulenze e informazioni sui casi apparentemente inspiegabili che avvengono a Londra. Ovviamente tutto ha una spiegazione ben precisa all’interno di questo variegato mosaico composto da enigmi da sciogliere e scorci del passato da interpretare.

Perché Gli irregolari di Baker Street merita una chance

Gli enigmi irrisolvibili tipici della narrazione di Sir Arthur Conan Doyle vengono conditi da un tocco di soprannaturale e il tutto contribuisce a rendere l’atmosfera de Gli irregolari di Baker Street del tutto insolita ma affascinante. Infatti questa serie tv, dai toni crime e a tratti sci-fi, riesce a catturare l’attenzione dello spettatore fin dalle prime battute, facendo intuire che le vicende che stiamo osservando sono molto più complesse di come appaiono. Due o tre sono gli elementi che stonano fin dalla prima puntata, piccole cose che non tornano e che quindi instillano nel pubblico la voglia di continuare nella visione così da scoprire, mistero dopo mistero, cosa Watson e Holmes stanno nascondendo alle sorelle e a tutti gli spettatori. Dunque ci troviamo davanti a una serie leggera che però non ti permette mai di abbassare la guardia in quanto sei chiamato ad assistere al susseguirsi di casi da risolvere legati da un file rouge non facile da sciogliere. Sicuramente adatto per un binge watch in un weekend dal tempo non troppo sereno, per spezzare la monotonia in caso di zona rossa.

I problemi della serie Netflix Gli irregolari di Baker street

Stai cercando una serie che possa farti vivere ancora una volta le avventure del geniale e perspicace Holmes e del brillante Watson? Se è così, beh, mi spiace dirti che Gli irregolari di Baker Street non fa al caso tuo. Infatti questa serie tv, per tutti gli appassionati dei romanzi di Conan Doyle, è al limite della blasfemia. Non troverai quindi il classico duo investigativo intento a dar spettacolo della loro intelligenza, tutt’altro. La serie presenta Sherlock e John come una coppia allo sbando, due fantasmi rispetto a quelli che ognuno di noi ha vividi in mente, ma non meno affascinanti e umani. Anche se, volendo essere onesti, spesso i personaggi che si alternano sullo schermo possono sembrare bidimensionali e caratterizzati solamente per risolvere la parte di trama che spetta loro. Nonostante questa pecca, comprensibile, se vogliamo, considerando che gli episodi sono otto e i personaggi che in ogni puntata fanno capolino sono decisamente molti, la serie propone spunti di riflessione interessanti sul valore della vita e della morte, soprattutto negli ultimi minuti di questa prima stagione, mostrando un punto di vista inusuale sul concetto di vicinanza e di addio.

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