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booktok il fabbricante di lacrimeL'attesissimo nuovo film Netflix "Fabbricante di Lacrime", basato sul romanzo omonimo di Erin Doom, in cima a tutte le classifiche nel suo anno d'uscita, nonché libro più venduto del 2022, prometteva di essere un'esperienza coinvolgente, considerando il successo editoriale e l'enorme impatto del libro sul mondo dell'editoria e dei social.

Fonte foto: @Salani Editore via Facebook

Tuttavia, pur rimanendo fedele alla trama del romanzo, il film delude su più fronti. Ma scopriamo come mai.

Di cosa parla "Fabbricante di lacrime"?

Il romanzo da cui è tratto il film attualmente disponibile su Netflix, segue la storia di Nica, una giovane di 17 anni che, dopo la tragica perdita dei genitori più di dieci anni prima, trova finalmente una famiglia amorevole che decide di adottarla. Tuttavia, il suo nuovo inizio viene offuscato dall'adozione simultanea di Rigel, un altro orfano accolto dalla stessa famiglia. Rigel è presentato come l'antitesi di Nica: tormentato, incline alla violenza e solitario, con occhi e capelli neri che riflettono l'oscurità della sua anima.

Nica, al contrario, è la personificazione della delicatezza, capace di vedere il buono negli altri e sempre pronta ad aiutare i più deboli, soprattutto animali e insetti. Tuttavia, teme che la presenza di Rigel possa compromettere il lieto fine che tanto desiderava, portando i suoi genitori adottivi a rimandare entrambi gli orfani indietro. Con il passare delle pagine, diventa evidente che Rigel non nutre disprezzo per Nica, ma piuttosto cerca di proteggerla allontanandosi da lei. Cresciuto nell'oscurità, Rigel si convince sin da bambino che la sopravvivenza implichi l'allontanamento da chiunque possa interessarsi a lui, evitando di stabilire legami profondi. Tuttavia, si trova a condividere un legame inspiegabile con Nica, complicando ulteriormente la loro relazione.

Quasi tutta la trama trova posto all'interno della pellicola, ma sebbene il film rimanga fedele alla versione letteraria, la sua realizzazione mostra dei punti deboli. Infatti, tra lutti, problemi adolescenziali, e primi amori, il romanzo affronta temi complessi e profondi che avrebbero potuto rendere il film un'opera toccante e riflessiva, ma che non riescono ad arrivare nel medesimo modo agli spettatori.

Il film "Fabbricante di lacrime" su Netflix, consigliato o no?

La trasposizione cinematografica pare non riuscire a catturare pienamente l'essenza della storia. Gli attori, sebbene talentuosi, sembrano non dare il meglio di sé. L'impressione, ovviamente personale, è che la voce risulti troppo bassa e che le battute siano cariche di eccessivo pathos (molte volte quelle sbagliate). Questo potrebbe far percepire parti di scene e dialoghi come forzate e poco convincenti, compromettendo l'immersione dello spettatore nella narrazione.

Inoltre, la sceneggiatura del film rischia di rivelarsi non all'altezza delle aspettative per chi ha amato l'opera della Doom. Alcune frasi potrebbero essere avvertite come fuori contesto, facendo scemare l'attenzione dalla trama principale e minando la credibilità dei personaggi. Contribuendo a una sensazione di distacco e disconnessione che potrebbe compromettere l'esperienza complessiva della visione.

In conclusione, "Fabbricante di Lacrime", nonostante mantenga la trama avvincente e i temi significativi del romanzo originale, si rivela un adattamento non del tutto riuscito. Gli spettatori potrebbero sentirsi frustrati dalla recitazione degli attori non sempre fluida e dalla sceneggiatura, che non coglie perfettamente gli spunti più profondi del libro. Sebbene possa suscitare interesse per i fan del romanzo, il film non riesce a trasmettere appieno il potenziale della sua fonte d'ispirazione.

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