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samsung galaxyCosa accadrebbe se qualcuno potesse entrare nel nostro smartphone senza il nostro consenso? Probabilmente prenderebbe il controllo di gran parte della nostra vita. Infatti con il progredire della tecnologia e dei servizi, il telefono viene utilizzato per qualsiasi cosa, non solo per chiamare o scambiarsi messaggi in chat, o magari per postare sui social.
Si controllano mail, si fanno acquisti, si prenotano treni, aerei, alberghi, ristoranti, si acquistano biglietti per concerti ed eventi, si archiviano documenti e foto personali e chi più ne ha più ne metta.

Allo stesso tempo, però, spesso non ci rendiamo conto che questo “scrigno” colmo di informazioni preziose sulla nostra vita (e sui nostri dati personali) è visto come un vero e proprio “tesoro” per chi è interessato a introdursi all’interno di esso e rubare ciò che contiene, per i più disparati motivi: truffe online, installazione di virus, furti di dati, attacchi hacker o nuovi pericoli che ancora nessuno ha “categorizzato”. A volte bastano banali errori, che puoi fare spingendo un pulsante sbagliato, per cadere nel tranello. Pensavi che fosse “roba da computer”? Purtroppo non è più così. A questo punto, perciò, ti chiediamo: sei sicuro che il tuo smartphone sia davvero protetto da questi rischi informatici?

La password e l’impronta digitale non bastano: servono ecosistemi protetti come quello sviluppato da Samsung

Purtroppo la risposta più frequente è “no” o, comunque, “non abbastanza”. Quante volte, infatti, acquistando un cellulare, hai indirizzato la tua scelta basandoti sulla sua cybersecurity? Probabilmente mai. Forse perché pensavi che un comune antiviruspotesse bastare, o perché spesso pensiamo che sia sufficiente una password da poche cifre, o il riconoscimento facciale o biometrico. Ma forse, alla base, c’è il non rendersi conto di quanto, chi è malintenzionato, sia ormai “attrezzato” per aggirare tutto questo. Ci sono addirittura applicativi malevoli che sono in grado di funzionare quando il telefono è spento, almeno apparentemente!
A questo punto dovrebbe essere chiaro quanto il tuo telefono sia esposto ai più disparati rischi. A meno che tu non abbia acquistato, a partire dal 2019, un modello Samsung Galaxy: la buona notizia, in questo caso, è che la casa coreana ha integrato nei prodotti il sistema Samsung Knox, la piattaforma di sicurezza mobile che mette a riparo il tuo device da ogni possibile insidia. Non solo: i dispositivi Galaxy ricevono aggiornamenti di sicurezza regolari per almeno quattro anni dopo il rilascio iniziale del telefono. Scopri quali sono i dispositivi protetti cliccando qui.

Samsung Knox e Knox Vault: come funzionano e da cosa proteggono?

Ma cos’è e cosa fa, di preciso, Samsung Knox? Questo paragrafo può sembrare un po’ da nerd, ma serve a comprendere aspetti che di solito ignoriamo nel funzionamento di uno smartphone. Sviluppato nel 2013, inizialmente come una soluzione di sicurezza per le aziende, è oggi considerato un sistema di difesa indispensabile anche per chi, come te, usa quotidianamente lo smartphone, contenendo meccanismi di sicurezza e difesa sovrapposti che proteggono i dati degli utenti da intrusioni, malware e minacce. Knox offre una protezione in tempo reale mentre il dispositivo è in funzione, assicurando una risposta immediata in caso di pericolo.
Inoltre, Knox monitora il kernel - cioè la parte fondamentale del sistema operativo del tuo telefono, il suo nucleo, ciò che insomma gli permette di “lavorare” - verificando la regolarità dei processi. Qualora il kernel risulti compromesso, Knox protegge immediatamente il dispositivo. E grazie a una specifica tecnologia chiamata Secure Element (eSE) - un chip di sicurezza tra i più potenti in circolazione - isola dati e applicazioni in aree specifiche; così in caso di pericolo per la sicurezza delle informazioni, vengono lesi solo i dati dell’area interessata.

In più, oggi, questo sistema si è ulteriormente evoluto con Knox Vault, una soluzione di cybersecurity all’avanguardia che, nel pratico, protegge PIN, password, parametri biometrici e chiavi critiche isolandoli fisicamente, in un'area protetta della memoria. Il tuo telefono, infatti, si blocca se i suoi sensori rilevano un'intrusione fisica, impedendo di rubare le tue informazioni e provvedendo all’autodistruzione di informazioni sensibili.
L’innovazione di Knox Vault sta, quindi, nell’unire due tipologie di soluzioni di sicurezza: quella hardware (ovvero quella che riguarda il telefono “fisico”) e quella software (ossia il suo funzionamento attraverso app, programmi e così via), al fine rendere il meno possibile esposti quei dati che potrebbero essere oggetto di attacchi.

Samsung Knox, tra l’altro, collabora anche con altri nomi importanti del settore, come Google e Cisco, al fine di rendere a prova di rischio anche il sistema operativo Android e ottenere un accesso sicuro alle reti Wi Fi pubbliche.

Insomma, quando dovrai scegliere il tuo prossimo smartphone, conviene non considerare solo parametri come la fotocamera, la batteria, lo stile o il costo. Piuttosto è bene valutare anche il grado di sicurezza che può offrire come hardware e software, affinché tutti i tuoi dati personali restino appunto tali. In questo ambito i prodotti Samsung della famiglia Galaxy offrono ampie garanzie grazie a Knox.

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