
Un’opportunità per riflettere sulle nostre azioni quotidiane e ripensarle sulla base di una cultura votata alla sostenibilità ambientale. Tutti noi possiamo - nella vita di tutti i giorni - partecipare al cambiamento con piccoli e semplici gesti in grado di arginare lo spreco di energia. In che modo? Rivoluzionando la nostra quotidianità. Capita infatti frequentemente di utilizzare dispositivi e apparecchi il cui utilizzo consuma diverse quantità di energia. Dai piccoli elettrodomestici passando per PlayStation, PC, Tablet, Tv: vi siete mai chiesti quanto consuma il vostro stile di vita in termini di energia? Ve lo diciamo noi!
-
Leggi anche:
- Chi è Arianna Pozzi, la 19enne founder della startup che trova l’outfit giusto grazie all’intelligenza artificiale
- Come usare un proxy su WhatsApp
- Ps Plus: i giochi gratis di febbraio 2023
Piastra per capelli e friggitrice ad aria: i piccoli elettrodomestici sono i più energivori
Contrariamente alle credenze popolari i grandi elettrodomestici consumano meno di quanto si pensi. Lo dice Selectra, portale che confronta le offerte di gas, luce e Internet per aziende e privati. Gli apparecchi più energivori sono infatti i piccoli dispositivi che usiamo con regolarità nella vita di tutti i giorni. I primi tre posti del podio sono occupati dai dispositivi maggiormente utilizzati in inverno. Al primo posto troviamo la stufetta elettrica che consuma due kilowattora, corrispondente a un costo in bolletta di 0,90 euro/ora.In seconda posizione c’è il bollitore elettrico con un consumo di 1,6 kilowattora per un costo medio pari a 0,73 euro/ora. Qui va sottolineato però come il bollitore rimanga l’alternativa più ecologica - ma anche più economica - rispetto al gas e al microonde. A seguire, chiude il podio l’asciugacapelli con un consumo di 1,6 kilowattora pari a 0,72 euro/ora in bolletta. Brutte notizie poi per gli amanti del fritto: la friggitrice ad aria è uno degli elettrodomestici più energivori. Nonostante le dimensioni ridotte, consuma infatti 1,5 kilowattora, cioè 0,68 euro/’ora. Infine, menzione speciale per la piastra per capelli: tra i dispositivi più utilizzati soprattutto dai giovani e che consuma circa 1,3 kilowattora.
Quanta energia consuma l’intrattenimento della GenZ: la Wii U è la console più green
C’è poi tutta una serie di apparecchi di cui i nativi digitali della GenZ usufruiscono regolarmente. Nella maggior parte dei casi si tratta di dispositivi utilizzati per l’intrattenimento ma che alla lunga giocano un ruolo da protagonisti nello spreco di energia. E’ il caso della PlayStation, storica console lanciata dalla Sony. Al momento - vista anche la difficile reperibilità della PlayStation 5 - la console più presente nelle case degli italiani è la quarta versione. Quando è accesa una PlayStation 4 Slim consuma tra gli 0,07 e gli 0,08 chilowattora, mentre il consumo di una PlayStation 4 Pro si aggira tra 0,14 e 0,15 kWh.Il consumo varia però soprattutto in base all’utilizzo della console: in modalità stand-by la versione Pro consuma fino a 0,078 chilowattora, invece la Slim difficilmente supera la soglia di 0,005. Il consumo aumenta con la navigazione e lo streaming, ma il picco si raggiunge durante le ore di gioco. Al contrario l’Xbox, concorrente della PS, presenta consumi decisamente più contenuti in navigazione e streaming (tra gli 0,04 e gli 0,08 chilowattora), e si piazza appena al di sotto per attività videoludica: tra gli 0,08 e gli 0,12 kWh. Se ci si vuole intrattenere con i videogiochi, meglio optare per la Wii U: ben al di sotto degli 0,04 chilowattora in tutte le modalità di utilizzo.
Pc: la via da seguire è il portatile. Stand-by cattiva abitudine dei televisori
Poi ci sono quei dispositivi utilizzati ormai da tutti. Parliamo specialmente di PC fissi o portatili. Ciò che è certo è che il computer fisso assorbe più energia di quello portatile, soprattutto se adibito per il gaming. Stando a quanto riportato da un recente articolo di Selectra, i dispositivi di fascia media, in generale, costituiscono un consumo orario di 0,07 chilowattora in stand-by e 0,3 chilowattora in funzione. Va però specificato come non ci sia una risposta univoca sul consumo dei computer fissi, variabile a seconda del modello e dei componenti presi in considerazione. I costi - e quindi anche lo spreco di energia - diminuiscono con il computer portatile. Il Pc infatti non ha bisogno di essere collegato ad alcuna sorgente di energia, fatto salvo il caso in cui c’è necessità di ricaricare la batteria. In generale, il caricatore di un Pc portatile ha una potenza massima di 60 Watt, corrispondenti a 0,06 chilowattora. Discorso a parte per i televisori di ultima generazione.Questi si presentano tutti in classe energetica A, e quindi sicuramente più efficienti dal punto di vista del risparmio energetico. Anche qui però occorre evidenziare come il consumo sia legato alle componenti della Tv, nonché alla grandezza dello schermo. Per fare un esempio, prendendo in riferimento una Tv a LED - classe A - da 32 pollici, il consumo sarà di circa 0,065 chilowattora, stando ai dati di Selectra. Ma quando parliamo del consumo di energia legato prevalentemente a Pc e Tv, questo è da intendersi anche in modalità stand-by. Una lucetta rossa che - almeno per quanto riguarda i televisori - paghiamo a caro prezzo, in termini economici e ambientali. Il puntino rosso, apparentemente innocuo, comporta elevati livelli di dispersione energetica non solo in Italia, ma nel mondo. In media, infatti, un moderno televisore consuma in stand-by, nel corso di un anno, circa 26mila Watt, pari a 26 chilowattora. Possiamo dirlo quindi chiaramente, lo stand-by è una cattiva abitudine: come lasciare la luce accesa in una stanza che non stiamo utilizzando in quell’esatto momento.