
Torna la Nintendo-mania. Non c’è dubbio: la seconda parte del 2016 sarà ricordata per il grande ritorno sul mercato della casa di videogiochi giapponese. Solo che, questa volta, all’orizzonte non c’è nessuna nuova console ma un’operazione nostalgia che potrebbe spingere anche gli altri colossi del gaming a fare altrettanto. Così, dopo aver rispolverato - direttamente dagli anni '90 - i Pokémon per adattarli alla realtà aumentata e proporli nell’App Pokémon GO, vero e proprio fenomeno dell’estate, Nintendo prova ora un tuffo nel passato ancora più grande.
LA SECONDA VITA DEL NES - E di questi giorni, infatti, l’annuncio che la Nintendo riproporrà – con dei piccoli “restauri” – il mitico NES, un vero e proprio punto di riferimento per il mondo della tecnologia; una delle prime console a entrare nelle case di milioni di persone. La nuova versione – in uscita a novembre - si chiamerà Nintendo Classic Mini e, non è difficile prevedere, saranno già in molti ad attendere con trepidazione il mese di novembre, quando il NES 2.0 sarà commercializzato.
Un tuffo nel passato con Super Mario!
UN OGGETTO DI CULTO - Era la metà degli anni ’80 e il Nintendo Entertainment System (questo il suo nome completo) segnò uno spartiacque rispetto a quanto avvenuto prima: per la qualità grafica dei suoi giochi, per il suo design dalle dimensioni contenute, per la migliore portabilità rispetto ai suoi concorrenti. Una piccola rivoluzione che la fece diventare la console più venduta di quegli anni, ai primi posti tra i dispositivi tech più influenti di tutti i tempi.
L’ANTENATO DELLE CONSOLE MODERNE - Certo, la tecnologia a 8 bit e le ingombranti cartucce dei suoi giochi faranno sorridere i più giovani, abituati a console in cui i giochi si scaricano online e hanno una definizione pazzesca. Ma basta chiedere un po’ in giro per capire cosa ha rappresentato questo quadrato magico per un’intera generazione di adolescenti (e non). Se oggi è possibile giocare a platform e sparatutto iper-realistici bisogna in parte dire grazie anche al NES.
LE CARATTERISTICHE DELLA “NUOVA” VERSIONE - Rispetto al suo antenato ci sono naturalmente degli aggiornamenti, per renderlo appetibile anche ai giocatori degli anni duemila. Le dimensioni sono molto più contenute del modello originale (sta in una mano); al posto della ormai sorpassata presa scart la console viene collegata alla televisione tramite un cavo HDMI (è quindi compatibile con i Tv ad alta definizione); i giochi, poi, non saranno esterni ma precaricati nella memoria interna; il controller – fedele all’originale - si potrà collegare al telecomando della Wii; ogni gioco, infine, si potrà salvare per riprendere la partita al momento in cui era stata interrotta, senza bisogno di password; ad un prezzo decisamente low cost (non è ancora ufficiale ma il prezzo “italiano” dovrebbe aggirarsi attorno ai 50 euro).
I GIOCHI - Per ora sono 30 i giochi annunciati e caricati nella memoria della mini-console. Ci sono i grandi classici: Mario Bros., Donkey Kong, Zelda, Pac-Man. Ci sono i primi platform di successo: Final Fantasy, Castlevania, Mega Man. L’apoteosi dell’arcade. Forse manca qualche titolo di sport, ma non è escluso che più avanti verrà data la possibilità di scaricare nuovi giochi. Molto dipende dal riscontro che avrà il Nintendo Classic Mini (nello stesso periodo, ad esempio, uscirà la nuova Playstation); ma siamo pronti a scommettere che la “scatola delle meraviglie”, nel suo viaggio di ritorno dal passato, riuscirà a ritagliarsi un suo spazio nel super competitivo mondo dei videogiochi.
