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classifica università censis 2023Oltre 7mila neoiscritti in più, di contro il tasso di abbandono è cresciuto di un punto percentuale: è un quadro in chiaroscuro quello che emerge dall'annuale classifica Censis sugli atenei italiani. Chiaro segnale che le università tornano ad attirare le aspiranti matricole ma non sempre riescono a trattenere i giovani iscritti.

Nel dettaglio, il rapporto 2023 consiste in un'analisi del sistema universitario, basata sulla valutazione degli atenei statali e non statali, divisi in base alle dimensioni e al numero d'iscritti, con particolare focus su: strutture disponibili, servizi erogati, borse di studio e altri interventi in favore degli studenti, livello di internazionalizzazione, comunicazione e servizi digitali, occupabilità. L'edizione 2023 vede ancora una volta Bologna primeggiare tra i mega atenei statali, mentre tra le medie realtà Trento soffia il primato all'università di Siena.

Le università attraggono ma non convincono

L'anno accademico che sta per concludersi ha visto un aumento delle immatricolazioni pari al 2,2%, vale a dire 7.152 nuove matricole. Un aumento di cui gli atenei non hanno però beneficiato in maniera omogenea. Gli atenei del Centro Italia segnano un +9,3%, seguiti dalle regioni del Nord-Ovest (+1,6%). Le iscrizioni calano nel Nord-Est (-2,0%), mentre si attestano in linea con l'anno precedente al Sud (-0,2%). In crescita gli iscritti nell'area economica, giuridica e sociale (+4,5%) e nell'area sanitaria e agro-veterinaria (+2,2%). Un altro dato positivo arriva dalle facoltà S.T.E.M. Che lo scorso anno hanno visto un incremento pari all'1,1%. Segno negativo invece per i corsi dell’area artistica, letteraria e educazione, dove i nuovi iscritti segnano un -0,1%.

L'altro lato della medaglia ci mostra delle criticità per quanto riguarda il livello di abbandono. Nell’anno accademico 2021-2022 il 7,3% degli immatricolati ha abbandonato gli studi entro il primo anno, a fronte del 7,1% registrato nell’anno precedente e del 6,1% relativo all’anno accademico 2019-2020. Una decisione che ha coinvolto in misura pressoché uguale sia i maschi (7,4%) che le femmine (7,2%).

Censis 2023: la classifica dei mega atenei statali

Entrando nel dettaglio di quella che è la nuova classifica delle università targata Censis, tra i mega atenei statali (quelli con oltre 40mila iscritti) è ancora una volta Bologna prendersi la scena. L'Alma Mater guadagna 89,7 punti, davanti all’Università di Padova (87,5) e alla Sapienza di Roma (85,7). In quarta posizione l’Università di Pisa (84,0), seguita dall’Università Statale di Milano (83,7), che guadagna una posizione (+7 punti), superando l’Università di Firenze, che retrocede al sesto posto (83,3). Si conferma al settimo posto l’Università di Palermo (83,0). Perde invece una posizione l’Università di Torino (80,7). Chiudono la classifica l’Università di Bari (76,7) e quella di Napoli Federico II (76,2).

La classifica dei grandi atenei statali: Pavia e Perugia sul podio

Tra i 20mila e i 40mila iscritti, anche i grandi atenei statali figurano nella classifica 2023 del Censis. L’Università di Pavia è al vertice, con 91,2 punti, seguita dall’Università di Perugia (90,5). Mantengono la terza e la quarta posizione l’Università della Calabria (90,2) e l’Università di Venezia Ca’ Foscari (89,0). Guadagna due posizioni rispetto allo scorso anno l’Università di Parma, al quinto posto con 87,2 punti, seguita dall’Università di Salerno (87,0), che recupera addirittura cinque posizioni. Seguono l’Università di Cagliari (86,8) e l’Università di Milano Bicocca (85,7), che perde tre posizioni. Stabili in nona e decima posizione l’Università di Modena e Reggio Emilia (85,2) e di Roma Tor Vergata (85,0).

La classifica dei medi atenei statali: Trento soffia il primato a Siena

Diverse novità anche nella graduatoria dei medi atenei statati, quelli che contano tra i 10mila e i 20mila iscritti. Con 96,2 punti l'università di Trento soffia il primato a Siena (93,0 punti) che addirittura scivola in terza posizione, preceduta dall’Università di Udine (93,7). Quarto posto per l’Università di Sassari (92,3), che perde due posizioni. Sale di una posizione l’Università Politecnica delle Marche (91,8), che precede al quinto posto l’Università di Trieste (91,3), in sesta posizione. Poi troviamo l’Università di Brescia (87,5) e l’Università del Salento (87,2). In nona e in decima posizione si piazzano rispettivamente l’Università di Bergamo (84,3), e l’Università del Piemonte Orientale (84,2). In fondo, l’Università dell’Insubria (83,2), undicesima ex aequo con l’Università di Napoli Parthenope, che scala cinque posizioni.

Piccoli atenei statali: Camerino si aggiudica il primo posto

Per quanto riguarda i piccoli atenei statali, che contano fino ad un massimo di 10mila iscritti, il primato se lo aggiudica l’università di Camerino con 101,7 punti. A farle compagnia sul podio anche l'università della Tuscia (86,0 punti) e quella di Macerata al terzo posto con 85,7 punti. Si conferma stabile al quarto posto l’università di Cassino (84,3), seguita dall’università del Sannio (84,0), che ha scalato tre posizioni rispetto alla precedente edizione. Sesto posto per l'università Mediterranea di Reggio Calabria (83,5). Al settimo posto troviamo l'università di Teramo (80,0), poi l’università della Basilicata (78,0) e l’Università del Molise (77,3), in ottava e nona posizione.

Gli atenei non statali

Passando all'istruzione privata, tra i grandi atenei non statali (oltre 10mila iscritti), al primo posto c'è l'università Bocconi di Milano con 90,4 punti, seguita dalla Cattolica con 76,6 punti. La Luiss di Roma si colloca al primo posto nella classifica tra i medi atenei non statali, quelli con un massimo di 10mila iscritti. Seguono lo Iulm con 81,2% e la Lumsa con 79,2 punti e l'università Suor Orsola Benincasa 72,0 punti. Infine, tra i piccoli atenei non statali (fino a 5.000 iscritti) la Libera Università di Bolzano mantiene la posizione di vertice (88,6). Capitolo a parte per la classifica dei Politecnici, dove Milano (96,2 punti) ha la meglio su Torino (91,5 punti). A pari merito in terza posizione il Politecnico di Bari e lo Iuav di Venezia (86,5).
Data pubblicazione 10 Luglio 2023, Ore 12:03 Data aggiornamento 10 Luglio 2023, Ore 12:09
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