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Trump risponde ad Harvard

La battaglia legale tra l'amministrazione Trump e l'Università di Harvard si infiamma. Al centro della disputa, la decisione del governo di vietare agli studenti stranieri di frequentare il campus.

Harvard ha risposto con una mozione, presentata dopo la decisione dell'Homeland Security, accusando la Casa Bianca di "richieste ideologicamente motivate".

La giudice federale Allison Burroughs è intervenuta, bloccando temporaneamente lo stop imposto da Trump, ma il Presidente non si arrende e sui social chiede i nomi degli studenti stranieri iscritti, definendo la causa “priva di merito”.

Indice

  1. Harvard denuncia: "Rappresaglia" di Trump
  2. Trump rilancia: "Vogliamo i nomi degli studenti stranieri"
  3. Reazioni internazionali: "Mossa che politicizza l'istruzione"

Harvard denuncia: "Rappresaglia" di Trump

L’Università di Harvard, con i suoi legali, ha affermato che la decisione dell'amministrazione Trump di vietare le iscrizioni agli studenti stranieri è una "chiara rappresaglia".

Sottolineando come il governo abbia tentato "con un colpo di penna di cancellare un quarto della popolazione studentesca di Harvard".

La giudice Allison Burroughs ha accolto le argomentazioni nella mozione presentata dall'università, riconoscendone il rischio di un "immediato e irrimediabile danno". Pertanto, ha ordinato che "all'amministrazione Trump è da questo momento impedito di attuare... la revoca della certificazione Sevp (Student and Exchange Visitor Program) della parte ricorrente".

Trump rilancia: "Vogliamo i nomi degli studenti stranieri"

Il presidente Trump non sembra però cedere e attraverso il suo social media, Truth, difende la posizione della sua amministrazione, chiedendo all'ateneo di tirare fuori i nomi degli studenti stranieri:

"Perché Harvard non dice che quasi il 31% dei suoi studenti proviene da PAESI STRANIERI, eppure questi Paesi, alcuni dei quali per nulla amici degli Stati Uniti, non pagano NULLA per l’istruzione dei loro studenti, né intendono mai farlo?".

Trump ha poi aggiunto: "Vogliamo sapere chi sono quegli studenti stranieri, una richiesta ragionevole dal momento che diamo ad Harvard MILIARDI DI DOLLARI, ma Harvard non è esattamente trasparente. Vogliamo quei nomi e quei Paesi. Harvard ha 52.000.000 di dollari, usateli e smettetela di chiedere al Governo Federale di continuare a CONCEDERE soldi a voi!", ha concluso il Tycoon.

Reazioni internazionali: "Mossa che politicizza l'istruzione"

Lo scontro tra Donald Trump e Harvard potrebbe essere solo il primo di una serie di provvedimenti contro alcune università americane, promessa che aveva già fatto in campagna elettorale. Questa stretta sugli studenti stranieri sembra scuotere non solo gli animi nel campus, ma sta anche generando un'ondata di critiche a livello internazionale

La presidente del Mit, Sally Kornbluth, ha definito il momento "grave", mentre la portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, ha condannato: "Una mossa che politicizza l'istruzione" e "danneggia l'immagine e la reputazione internazionale degli Usa".