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studentessa italia vince premio architettura

Manuela Reitsma è la studentessa del Politecnico di Torino che, con la sua tesi, è riuscita a ottenere il più prestigioso riconoscimento mondiale per la formazione in architettura, il RIBA (Institute of British Architects) President’s Medals.

E' la prima volta che l'Università di Torino riceve un premio così ambito e che, nella gran parte dei casi, è ad appannaggio delle più grandi università inglesi, con poche eccezioni straniere.

Un'importante vittoria per l'Italia nell'anno in cui il premio RIBA ha visto il maggior numero di iscrizioni nella storia, con 338 candidati da 102 scuole di architettura provenienti da 31 paesi.

Manuela Reitsma vince il RIBA, massimo riconoscimento per l'Archiettura

"The Secular House: A Manual for Preservation and Seismic Improvement of Vernacular Stone Dwellings in Bhutan" - questo il titolo della tesi in Architettura e Design-DAD elaborata da Manuela Reitsma, laureata al Politecnico di Torino e vincitrice del premio RIBA (Institute of British Architects) President’s Medals, il più importante riconoscimento per la formazione in architettura al mondo.

Il suo lavoro di ricerca in Bhutan, Paese situato sull'Himalaya, portato avanti sotto la guida e la supervisione della professoressa Francesca De Filippi del DAD, insieme all’architetto Roberto Pennacchio e al professor Takayoshi Aoki della Nagoya City University - ha come obiettivo l’individuazione di soluzioni tecnologiche per il recupero delle case rurali in pietra in Bhutan e la mitigazione degli effetti degli eventi sismici e climatici estremi che minacciano il Paese, causando danni alle persone e al patrimonio costruito.

La sfida di Reitsma, in particolare, è stata quella di sviluppare un manuale di intervento che utilizza un linguaggio grafico comprensibile anche a chi non possiede conoscenze tecniche specialistiche, per coinvolgere le comunità locali nelle pratiche di recupero e manutenzione delle proprie abitazioni.

Duro lavoro ripagato dalla vincita del più grande premio di Architettura

"Sono grata per il riconoscimento ricevuto" - ha commentato a caldo la vincitrice del premio, Manuela Reitsma. "È per me motivo di grande soddisfazione e ripaga il duro lavoro svolto nel mio percorso di tesi. Questo premio mi sprona a portare avanti queste tematiche, anche in ambito professionale, e spero che possa essere un modo per avvicinare altri studenti ai temi di progettazione emergenziale e in Paesi in via di sviluppo".

Uno studio "Rivolto a tutti coloro che si troveranno ad affrontare queste problematiche, ma soprattutto è rivolto ai tecnici e agli artigiani locali, che spesso sono chiamati ad intervenire sul recupero e la manutenzione del patrimonio abitativo" - questo quanto si legge nelle motivazioni per il riconoscimento del premio RIBA.

"La tesi di Manuela Reitsma è la seconda che si innesta in questo percorso al Politecnico di Torino; altre sono in corso in Giappone" - ha sottolineato la professoressa Francesca De Filippi, docente che ha collaborato alla ricerca vincitrice. "Penso sia per gli studenti una grande opportunità e fortemente motivante sapere che gli esiti del proprio lavoro possano servire a costruire un quadro di conoscenze utili e concretamente utilizzabili".

Maria Zanghì