
La sessione estiva è definitivamente alle porte, e anzi, per molti ragazzi è già iniziata con esoneri e integrazioni. Sono infatti già passati i sei mesi di questo semestre, e quindi è nuovamente tempo di esami.
Ma ti sei mai chiesto quale sessione sia meglio, se quella estiva o quella invernale? Quand’è che si ha più tempo e quando si è più produttivi? Noi di Skuola.net abbiamo provato a individuare i pro e i contro delle due sessioni che caratterizzano e, spesso, scandiscono la vita degli studenti universitari. Quale sarà la sessione migliore?
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Sessione estiva: i pro e i contro della sessione di giugno/luglio
La sessione estiva si estende indicativamente da giugno a luglio, ma la quantità di appelli, di esami, e di giorni in cui questa si svolge effettivamente è a discrezione dei singoli atenei. Tuttavia spesso è considerata quasi unilateralmente la migliore sessione per dare gli esami. Come mai?Perché sembra più lunga, soprattutto se ci si annette anche la sessione di settembre, a volte ritenuta un prolungamento proprio della sessione estiva, portando quindi il tempo di quest’ultima a tre mesi, con il relativo aumento degli appelli e delle chance di dare gli esami.
I contro però non tardano ad arrivare: è senza dubbio uno dei periodi peggiori dell’anno per studiare. L’arrivo delle belle giornate rende difficile chiudersi in casa a studiare, ma acuisce la voglia di uscire e passare pomeriggi al parco o in riva al mare. Inoltre, man mano che la sessione entra nel vivo, anche il caldo inizia esponenzialmente a crescere, rendendo davvero difficile lo studio, soprattutto quando si è sprovvisti di condizionatori o ventilatori.
Sessione invernale: i pro e i contro della sessione di gennaio/febbraio
E continuando a parlare del tempo, l’inverno è, al contrario, la stagione perfetta per studiare: la consapevolezza del gelo fuori dalla camera, del freddo, della pioggia, rende subito meno valida la tentazione di mollare i libri per godersi una giornata fuori. Quindi il fattore climatico è a favore della sessione di gennaio/febbraio, ma sarà questa a essere la sessione migliore per studiare e dare gli esami? Se da un lato il brutto tempo aiuta lo studio e la produttività, la durata spesso non troppo estesa di questa sessione potrebbe in realtà renderla molto più ostica di quella estiva. Infatti in molti atenei il tempo a disposizione di questa sessione è decisamente risicato, si parla di un mese scarso, al quale ovviamente corrisponde una minor presenza di appelli e di chance di passare un esame. Spesso se non si supera un esame al primo appello della sessione invernale, la durata limitata di quest’ultima non favorisce la possibilità di riprovare l’esame all’appello dopo e quindi si finisce con il rimandarlo proprio a giugno/luglio. Ovviamente non esiste un metodo unico per definire quale sia la sessione migliore per dare gli esami, tutto dipende dalla sensibilità singola di ognuno di noi.
Guarda il video che svela le 10 cose che non devono mancare sulla scrivania di uno studente universitario: