
Quante volte vi siete scervellati cercando fonti cartacee per la vostra tesi o per la vostra tesina da esporre il giorno dell'esame? E quante volte i libri universitari consigliati dal prof non erano poi così facili da reperire rendendo la vostra bibliografia praticamente impossibile da realizzare? Questi sono solo un paio dei motivi per i quali è meglio prediligere fonti online.
Anche perchè la loro bibliografia non è poi così difficile da realizzare.COME FARE LA BIBLIOGRAFIA ONLINE - Ma attenzione: semplice non significa che non debba seguire comunque delle regole ben precise. Infatti, come la bibliografia di un libro si differenzia da quella di una rivista, così anche quella online va realizzata in maniera diversa a seconda delle tipologie scelte per diventare la vostre fonti. Ecco come costruirla.
DOCUMENTI ONLINE - In questo caso la loro bibliografia non si diversifica poi tanto da quella di una rivista. Questo significa che dovrete scriverla partendo dal cognome e poi dall'iniziale del nome dell'autore del documento, il titolo di quello usato tra virgolette, il nome del sito (sempre in maiuscolo, mi raccomando) e della sezione in cui si trova il documento, la data di pubblicazione (qualora sia disponibile), URL, eventuale formato del file se diverso da HTML (es. file PDF, file RTF, ecc).
Esempio:
Mason G. (2005), "Ecologia del powerpoint", Il mestiere di scrivere, Al lavoro, Aprile 2005, http://www.mestierediscrivere.com/testi/slide.html
SITI E SITOGRAFIA - Nel caso in cui abbiate utilizzato una o più pagine di un certo sito web per arrivare alla vostra tesi o tesina, tutto è molto più semplice. Basta scrivere la bibliografia partendo dalla denominazione del sito seguita dalla url utilizzata. Ma non è tutto: è sempre meglio aggiungere anche l'ultima data in cui avete visualizzato quegli indirizzi.
Esempio:
Skuola.net, https://www.skuola.net/notizie-maturita-2015/voto-minimo-orale-quale.html (25 Marzo 2015)
REGOLA N.1: LEGGIBILITÀ - Se copiate e incollate su word le url scelte come fonti della vostra tesi, noterete che diventeranno azzurre per evidenziare il fatto che sono linkabili. Ecco, per una questione di leggibilità, vi consigliamo di togliere quel colore e renderlo nero come il resto del vostro lavoro affinchè tutto diventi più coerente e ordinato.
RIVISTE - E se comunque il prof vi ha assegnato alcuni testi cartacei per realizzare la tesi, vi diamo alcune dritte anche in questo caso. Qualora abbiate dovuto utilizzare delle riviste come fonti che vi hanno permesso di elaborare la vostra tesi o la vostra tesina, dovete scrivere la bibliografia partendo dal cognome e nome puntato dell'autore, il titolo dell'articolo utilizzato, il titolo della rivista tra virgolette, l'anno di uscita, il numero e le pagine dell'articolo.
Esempio:
R. Ridi, La biblioteca virtuale come ipertesto, “Biblioteche oggi”, 14 (1996), n. 4, pp. 10-20
UN LIBRO È PER SEMPRE - Come accennato qualche riga sopra, la bibliografia di un libro è diversa da quella di una rivista. In questo caso dovrete scriverla partendo dal cognome e nome puntato dell'autore, il titolo dell'opera, il luogo di pubblicazione, editore e, dopo un'altra virgola, l'anno di pubblicazione.
Esempio:
Levi P. Se questo è un uomo, Milano, Einaudi, 2005
DOPO AVERLA SCRITTA, TROVALA- Ma come si fa, invece, per procurarsi la bibliografia e iniziare finalmente a lavorare alla tesi o alla tesina in vista dell’esame? Per quanto riguarda il materiale online, il problema non si pone, ma trovare tutti i libri che il prof ha chiesto non è sempre semplice, specie se si tratta di testi molto vecchi o stranieri. Infatti, non tutte le librerie li vendono, ed è più semplice trovarli su siti come amazon.it che hanno a disposizione ben 12 milioni di libri stranieri.
Serena Rosticci