
Molti di loro sfogano sui social le proprie ansie e paure, nel tentativo magari di ricevere un consiglio o, anche solo, di essere ascoltati. E' il caso della pagina Facebook “Ingegneria del Suicidio: Sopravvivenza”, dove un utente anonimo ha voluto pubblicare uno sfogo sulla sua carriera universitaria.
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Lo sfogo di uno studente: “Penso spesso a quel genere di pensieri lì”
”Non ci voglio girare intorno, sarò il più schietto e sincero possibile. Gran parte delle perosne che conosco pensa che io mi stia per laureare. Ciò non è vero, invece. E' stato tutto un circolo vizioso terrificante. Mi vergogno tantissimo; non mi guardo allo specchio senza pensare di essere un fallito ormai da due anni. E sì, penso spesso a quel genere di pensieri lì. Ma finché ho forza di scacciarli, resisto. Mi domando fino a quando potrò farlo però”. Questo lo sfogo di un utente che ha preferito rimanere anonimo. La sua è una situazione comune a molti studenti che si ritrovano inermi di fronte alle problematiche universitarie.Molti i commenti di solidarietà apparsi sotto al post del giovane studente. ”Non esagerare, i fallimenti nella vita sono altri. Impegnati e dai il tuo massimo, ma perdonati” scrive un utente. Qualcun altro lo invita a non soffermarsi sul suo rendimento, non indicativo della sua persona: ”Il capitale umano che hai dentro di te è smisuratamente maggiore di qualsiasi titolo di studio che puoi conseguire, non sprecarlo. Io sono stato molto in difficoltà durante il mio percorso, anche a tratti mediocre direi, ma ti assicuro che il bello esiste. Se hai voglia scrivimi in privato e ci facciamo due chiacchiere”. C'è poi chi consiglia strettamente di affrontare il problema parlandone con parenti, amici o specialisti: ”Parlane con un amico saggio e fidato che conosce i tuoi genitori, usalo come tramite”. Ma quasi tutti lo invitano a non curarsi degli altri perché – come scrive un utente – ”non si frequenta l'università per gli altri, ma per se stessi”.