
La laurea è un traguardo difficile, distante, che esige una buona dose di perseveranza: gli studenti devono investire tempo ed energia, giorno dopo giorno, anno dopo anno, per arrivare a tagliare il nastro e incoronarsi d’alloro. E, alla fine, quando arriva il grande momento, può capitare di trovarsi disorientati. A un certo punto non si ha più una direzione, e lo sguardo tende a rivolgersi al passato piuttosto che al futuro: un intero capitolo della vita si è appena concluso.
Un discorso portato all’attenzione da un neolaureato su Reddit, che parla di un “senso di “vuoto/amarezza/malinconia” nonostante la soddisfazione fresca fresca di una laurea con il massimo dei voti.
Il posto del neolaureato: “Provo sconforto e tristezza per la fine di tutto”
Scrive lo studente: “Mi sono laureato ieri in ingegneria gestionale… dopo 8 anni nella stessa città e casa dovrò trasferirmi altrove. Nonostante mi sia laureato con il massimo dei voti stamattina sono pervaso da questo senso di vuoto/amarezza/malinconia”.
Un mix di circostanze che, insieme, vanno tutte nella stessa direzione: la fine di un periodo. “Ho dovuto lasciare la casa che negli anni ho condiviso con amici e che rappresenta per me un pezzo di vita importante”, spiega lo studente. “Inoltre qualche mese fa sono stato lasciato dalla mia ormai ex ragazza e non vi nego che andarsene fa ancora più male per via di tutti i ricordi che riaffiorano in ogni angolo della città”. E naturalmente questo non aiuta: “Lei continuerà a studiare qui ma non ci siamo mai più visti e incrociati dalla rottura… so solo che è andata avanti e provo un senso di profondo sconforto mischiato a tristezza per la fine di tutto”.
Conclude il neolaureato: “Ho scritto queste righe perché sono stato a fissare la stanza e la casa ormai vuote e mi è tornato tutto in mente e avrei bisogno di qualche parola di conforto, spero possiate capire…”.
I commenti: “L’ultimo giorno di vita del bruco diventa il primo giorno della farfalla”
I commenti sono arrivati puntuali: “Dai bro”, scrive qualcuno, “ora inizia un nuovo capitolo della tua vita e non hai niente che potrebbe bloccarti, pensa alla carriera o a qualsiasi cosa sia importante per te, good luck”.
Un utente butta giù un commento più elaborato, con tanto di metafora poetica finale: “La malinconia è parte dei passaggi in cui si chiude un capitolo e si fa una summa di quel periodo. I più, compreso il sottoscritto, penseranno malinconicamente agli anni dell’università perché sono stati un periodo di spensieratezza, delle prime esperienze “da grande” e il futuro per quanto si possa essere ottimisti fa sempre paura a tutti. Te lo dico già, più si cresce e più grandi saranno i problemi. Tuttavia superandoli si faranno nuove esperienze, si conosceranno nuove persone, nuovi amori e vi saranno nuove soddisfazioni. Te le dovrai sudare, ma non sarà tutto una m***a. Perciò se ora guardi con malinconia l’appartamento che condividevi con gli amici, la panchina dove passavi il tempo con la tua ragazza e ti pare la fine di tutto ricordati sempre che l’ultimo giorno di vita del bruco diventa il primo giorno della farfalla. In bocca a lupo per tutto, e benvenuto nel mondo degli adulti”.
Qualcuno vede nel passaggio qualcosa di estremamente positivo: “Lavorare è stato il più grosso upgrade della mia vita. Rispetto all'università è come passare da inferno a paradiso”. Ma c’è sempre un contraltare che va nella direzione opposta: “Non preoccuparti, ora andrà solo peggio. Benvenuto tra i lavoratori”.