
Breve storia triste: prende la laurea, dieci mesi dopo gliela annullano. Fine. Un incubo che diventa la realtà con cui un ragazzo campano si è trovato a fare i conti secondo il Corriere della Sera. Tutta colpa di un diploma ottenuto in una scuola che non è mai esistita.
CAPITOLO 1: LA SCUOLA CHE NON C’È - Tutto inizia quando il nostro beniamino si iscrive al liceo Giacomo Leopardi di Torre del Greco. Fin qui niente di strano: passano cinque anni di studi e arriva la maturità. La supera e pure bene: 80/100. Allora il giovane si iscrive alla Statale di Milano, indirizzo Giurisprudenza. Durante l’immatricolazione auto – certifica il fatto che si è diplomato nella scuola campana. Dà il massimo, sette anni passati a studiare legge non sono pochi. Finalmente arriva la laurea e dieci mesi dopo il suo annullamento. “Ci dispiace – gli dicono – si è diplomato in una scuola che non ci risulta esistere da alcuna parte. Il suo diploma non è valido, quindi nemmeno la sua laurea. Arrivederci”.
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CAPITOLO 2: IL GIOVANE SFORTUNATO - Peccato che dell’inesistenza della sua scuola il nostro fantastico giovane non ne sapesse nulla. Magari qualche suo compaesano sì, ma sembra che allo sfortunato dottore in legge non ne sia giunta alcuna voce. Perché proprio poco dopo il suo diploma, la Procura di Torre Annunziato ha aperto un’inchiesta proprio sul liceo Giacomo Leopardi di Torre del Greco che si è chiusa con tutta una serie di arresti nel 2007. Le cronache dei giornali locali, all’epoca, scrivevano così: "Due pregiudicati per reati finanziari hanno costruito un sistema scolastico ‘parallelo’ (con tre istituti per la preparazione agli esami tra Torre del Greco e Pomigliano d’Arco) che ha sfornato titoli di studio completamenti falsi, diplomi e lauree. Scuole non parificate, né in alcun modo riconosciute, che incassavano rette per seguire i corsi e poi presentavano una sorta di tariffario a conguaglio di 4mila euro per un diploma e 10mila per una laurea".
CAPITOLO 3: LA VITTORIA - Fatto sta che con l’annullamento della sua laurea Inizia la battaglia legale del nostro giovane che, fortunatamente, si conclude dopo due anni con in lieto fine per lui. Il Consiglio di Stato gli riconosce tutti gli sforzi nel raggiungere la tanto agognata laurea e pure il fatto che non fosse a conoscenza di quello che accadeva nella sua scuola all’epoca in cui la frequentava. E vissero per sempre felici e contenti.

Serena Rosticci
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