Giovani, non vogliono lavorare di sabato

Ci sono tanti disoccupati, c’è una grave crisi, e questo lo sappiamo bene tutti ormai. Ma è vero che i giovani sono così tanto “choosy” da rifiutare un lavoro perché viene chiesto loro di lavorare anche il sabato?

SABATO NO, NON L'AVEVO CONSIDERATO - Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, un’azienda della Brianza, di Monza per la precisione, ha denunciato che ricerca continuamente personale senza trovarlo.

L’azienda è in forte crescita, ma pare nessun ragazzo sia disposto a fare il commerciale o l’artigiano e, soprattutto, ci si lamenta del fatto che i giovani non siano disposti a lavorare anche il sabato se ce n’è bisogno.

MANCA PERSONALE - L’azienda in questione è la NewCrazyColors. I fondatori sono due uomini che “si sono fatti da soli”, hanno creduto nelle loro capacità e nelle loro idee, e hanno creduto, cosa forse più singolare in questo periodo, che l’Italia potesse offrire loro delle opportunità. Operante nel settore della vendita di prodotti di lusso, la NewCrazyColors ha sedi anche negli Stati Uniti e in Cina. I soci hanno assunto 17 persone l’anno scorso e altre 17 quest’anno, ma raccontano la loro difficoltà nel reperire personale. Avrà ragione, quindi, chi ha definito i giovani “schizzinosi”?

"SCHIZZINOSO" A CHI? - Eppure, nei commenti lasciati sul Corriere, molti utenti scrivono la loro piena disponibilità a lavorare nel weekend e chiedono riferimenti per candidarsi, tanto che il dubbio viene: ma chi è “choosy”, il lavoratore o il datore di lavoro? E soprattutto, ci si chiede mai se di fronte al tanto chiedere sacrifici ai giovani per fare qualcosa in più ci sia un’adeguata risposta del datore di lavoro nel restituire il favore in termini di rispetto dei diritti del lavoratore? A voi i commenti: raccontateci le vostre esperienze!

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Cristina Montini