
A chi non è mai capitato di assistere a una riunione scolastica che sembra più una sitcom tragicomica che un momento istituzionale? Filippo Caccamo, attore, comico e docente, lo sa bene.
E ha deciso di trasformare anche gli scrutini di fine anno in un’occasione per farci sorridere.Nel nuovo video pubblicato sul suo profilo Instagram, Caccamo racconta con ironia dissacrante quello che succede (o meglio, quello che va storto) nei giorni prima dell'uscita delle pagelle, tra normative cambiate all’ultimo, colleghi spariti nel nulla e genitori pronti al ricorso.
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Norme nuove, stessa confusione
Nel suo sketch, Caccamo interpreta un docente che cerca di barcamenarsi tra le nuove regole del voto in condotta e la gestione delle famigerate UDA (Unità di Apprendimento): "Allora, novità del voto in condotta. Ma non c’era anche prima? Sì, ma ora i numeri", dice con lo sguardo perso tra registri e circolari.
Il riferimento è alla transizione continua tra valutazioni in lettere ("tipo A, B, C") e voti numerici, una giungla normativa in cui anche i prof più esperti rischiano di perdersi.
E quando arriva il momento di citare il CDC, cioè il Consiglio di Classe, Caccamo lo traduce con impeccabile satira, scatenando commenti entusiasti da parte degli insegnanti.
La prof di francese? Nessuno l’ha mai vista
Come in ogni buon giallo scolastico che si rispetti, anche qui c’è una figura misteriosa che nessuno riesce a trovare: l’insegnante di francese. "Dov’è quella di francese? Qualcuno l’ha vista?", chiede il protagonista, esasperato. Il tormentone si ripete nel corso del video, fino a diventare una vera e propria leggenda metropolitana scolastica.
La prof invisibile, indecisa se dare “sette o otto”, incarna tutti quei colleghi che spariscono sempre nei momenti cruciali. E non è mancato, sotto il video, il commento ironico di qualche prof reale: "Ma ce l’hai davvero con noi che insegniamo francese?!".
Genitori sul piede di guerra (e con l’avvocato pronto)
Uno dei momenti più realistici e divertenti, però, arriva quando entra in scena il tema delle pressioni familiari. "La mamma ha detto che se gli mettiamo l’insufficienza ci fa ricorso", annuncia il docente nel video, tra l’ilarità degli utenti. Ma in molte scuole è esattamente così: le minacce di ricorso sono sempre più frequenti, e influenzano le valutazioni finali.