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Erasmus italiano, 3mila borse di studio nel 2024, 7mila nel 2025La proposta del cosiddetto Erasmus italiano, era già stata illustrata in estate dalla ministra da Anna Maria Bernini, ministra dell’Università e della Ricerca. Ora sta per diventare realtà, con l'arrivo di 3mila borse di studio previste per il prossimo anno e più del doppio per il 2025.

Il programma Erasmus europeo può contare su una lunga storia alle spalle: nato nel 1987 per facilitare gli scambi tra gli studenti di diverse nazionalità, ha già visto la partecipazione di 570mila universitari italiani. Ora, il governo Meloni si prepara a riproporre la formula in chiave nazionale.

Erasmus italiano: come funziona

Circa 10mila studenti avranno dunque l’opportunità di beneficiare delle borse di studio nel programma Erasmus italiano, come indicato nel testo della manovra inviata al Parlamento, fa sapere ‘Fanpage’. Nel dettaglio, si prevede che, nel 2024, saranno 3mile le borse disponibili, mentre nel 2025 il numero salirà a 7mila. Il documento specifica inoltre che l’importo annuo della borsa di studio sarà approssimativamente di mille euro. Un contributo, questo, che sarà esente da tasse. Inoltre, il Ministero dell’Università e della Ricerca fa sapere che l’importo delle borse di studio potrebbe variare al rialzo, con la possibilità di ridurre il numero complessivo dei beneficiari. La gestione degli importi sarà infatti affidata ai singoli atenei, i quali disporranno dei fondi assegnati pari a 10 milioni di euro, 3 milioni nel 2024 e 7 milioni nel 2025.

In base alle regole del programma Erasmus italiano, gli studenti avranno la possibilità di scegliere un ateneo in qualsiasi città italiana, dove poter frequentare corsi specifici, magari tra quelli non offerti nella loro università di provenienza. Le Università di Bergamo e Reggio Calabria sono state le prime ad adottare questo progetto innovativo.

Bernini: “Preparare studenti che dovranno fare lavori che ancora non conosciamo”

Così aveva parlato del programma, sempre a 'Fanpage', la ministra Bernini: “L'Erasmus italiano è un modo prima di tutto per cercare di creare delle figure professionali, delle figure accademiche che siano quanto possibile multidisciplinari. Non esiste più il medico medico, esiste il medico ingegnere, esiste il fisico filosofo, soprattutto sul tema delle intelligenze artificiali. Quindi troviamo molto utile l'idea di fare un mix di diverse offerte formative che valorizzino le competenze dei diversi atenei. Uso il plurale perché la Conferenza dei rettori delle università italiane su questo è stata molto disponibile. Anche loro hanno mostrato di gradire queste partnership tra i diversi atenei”. E ancora: “Secondo tema che ci fa sembrare molto utile l'Erasmus italiano è il passaggio dal Nord al Sud. Ora il passaggio di studenti è da Sud a Nord”. Ha concluso la ministra: “E questo crea una mobilità virtuosa perché soprattutto nell'orizzontalizzazione e nella circolazione delle idee, c'è l'innovazione. In più noi dobbiamo preparare degli studenti che dovranno fare lavori che ancora non conosciamo.

Italia al primo posto per numero di studenti Erasmus

Secondo l'ultimo Report annuale Erasmus+, l'Italia si posiziona al primo posto tra i Paesi partecipanti al programma generale, con il maggior numero di studenti che intraprendono attività di studio e formazione in Europa.

I requisiti per partecipare al progetto Erasmus, ricordiamo, includono: l'iscrizione a un corso di laurea triennale, magistrale o a un dottorato di ricerca; aver completato il primo anno di studi presso un’università accreditata nel circuito del programma Erasmus+; un adeguato livello di conoscenza linguistica (nel caso dell'Erasmus italiano, questo, non dovrebbe essere un problema). Visto il numero limitato di posti, la selezione darà priorità agli studenti con una media elevata e un numero significativo di esami sostenuti, valutando anche il modello ISEE degli interessati.

Data pubblicazione 20 Novembre 2023, Ore 11:30 Data aggiornamento 20 Novembre 2023, Ore 11:36
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