
La seconda annualità dell’Erasmus italiano porta con sé novità importanti. Il Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR) ha deciso di investire ancora di più nel programma che dà l'opportunità di ampliare i propri orizzonti accademici e culturali esplorando l'Italia, e lo fa quasi raddoppiando i fondi rispetto all'anno precedente. Si passa infatti da 3 a circa 7 milioni di euro.
Queste risorse in più significano maggiori opportunità per gli studenti: ci saranno più borse di studio disponibili e un miglioramento dei servizi per chi parte.
L’obiettivo della firma di questo decreto, spiega il Ministro Anna Maria Bernini è: “Più opportunità di studio, più offerta formativa, più innovazione, più condivisione.
Cresce l’Erasmus italiano e per me è una grande soddisfazione”.Indice
Borse di studio: un aiuto concreto per studiare altrove
Una delle novità più interessanti riguarda le borse di studio. Grazie al maggiore finanziamento, l’importo massimo per ciascuna borsa sarà di 1.000 euro mensili, utili per coprire sia le spese di alloggio che quelle per il vitto e la mobilità locale.
Il MUR inoltre, ha anche deciso di alzare la soglia ISEE per accedere a questi aiuti, portandola a 50 mila euro. Questo significa che molti più studenti, anche quelli appartenenti al ceto medio, potranno beneficiare di un sostegno economico per coprire le spese di alloggio e viaggio.
Tra le caratteristiche dell’Erasmus italiano c’è la durata della mobilità prevista da 3 a 6 mesi, che permetterà quindi una maggiore flessibilità per i partecipanti, utile ad organizzare il percorso in base ai percorsi accademici da seguire.
Erasmus italiano diverso da quello europeo
Ma cosa vuol dire, di preciso, "Erasmus Italiano"? Domanda legittima, visto che quando parliamo di Erasmus si è portati a pensare a quello europeo, che ti porta a studiare in università di altri Paesi (UE o extra-UE). Il programma presentato più di recente dal MUR - appunto, l'Erasmus italiano - si concentra invece sull'arricchimento della formazione degli studenti all'interno dei confini nazionali, pur mantenendo la stessa formula.
L'obiettivo specifico è valorizzare le eccellenze italiane e far conoscere meglio il nostro patrimonio accademico. In più, l'Erasmus nazionale spesso comporta meno burocrazia e facilita l'integrazione tra i corsi di studio.
Vuoi partire? Ecco i requisiti
Per tutti coloro che sono interessati a fare un'esperienza di Erasmus in Italia, ci sono dei requisiti, abbastanza facili da soddisfare:
-
Essere regolarmente iscritto a un corso di laurea (triennale o magistrale) o a un dottorato in un'università italiana;
-
Non aver già ricevuto altri contributi pubblici simili nello stesso anno accademico;
-
Avere un progetto di studio o ricerca, approvato sia dalla propria università che da quella ospitante;
-
Rispettare la soglia ISEE (massimo 50.000 euro).