
Nell'era dei social network ecco una nuova classifica che misura il valore di un'università. Accanto ai tradizionali ranking del Censis o di Qs, lo spinoff VOICES from the Blogs si è voluto occupare degli atenei da un altro punto di vista. Non si parla di ricerca, numero di iscritti o di strutture, ma della presenza degli atenei in Rete. Sul Corriere della Sera sono stati pubblicati, in anteprima, i dati che saranno resi noti in autunno.
Quanto se ne parla, chi ne parla e come se ne parla di un determinato ateneo? L'analisi completa si basa non solo sui post o i tweet, ma anche la presenza su forum e siti web: un'indagine digitale a 360°. L’indagine condotta da VOICES from the Blogs rileva che il 36% di chi cita gli Atenei sono le Istituzioni (atenei compresi), il 23% gli organi di stampa e solo il 9% sono studenti, segno che questi utilizzano altri canali (forum dedicati, ecc) per parlare dell’università. Il rimanente 32% è un commentatore generico e al netto di un 70% di tweet che riportano notizie ed eventi ma senza esprimere una opinione, il 19% circa parla in termini positivi del sistema universitario italiano a fronte di un 11% di commenti negativi. Chi ne parla bene lo fa essenzialmente per eventi scientifici e culturali, meno per strutture e livello di internazionalizzazione.
La Sapienza di Roma è l'ateneo più social
L'Università La Sapienza di Roma con più di 100mila iscritti è la più grande d'Europa e conferma questo primato anche nella classifica degli atenei più twittati. Al secondo posto troviamo il Politecnico di Milano che risulta, se sommiamo anche l'ultima classifica Qs con i dati reali sulle attività universitarie, il migliore ateneo d'Italia. Sull'ultimo gradino dell'ipotetico podio troviamo l'Università Cattolica di Milano (con sedi anche a Brescia, Piacenza-Cremona e Roma).