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Un passo storico è stato compiuto dall'Italia: per la prima volta al mondo, l’obesità è stata riconosciuta per legge come una vera e propria malattia. Il Senato ha approvato definitivamente il Ddl (As 1483), un testo di appena sei articoli che però avrà un impatto diretto su circa 6 milioni di italiani.

Si tratta di una decisione che non riguarda solo la salute individuale, ma anche la collettività e l’economia: secondo il 'World Obesity Atlas', infatti, i costi globali di obesità e sovrappeso potrebbero raggiungere i 4,32 trilioni di dollari entro il 2035 se non si agirà con politiche mirate di prevenzione e cura.

Indice

  1. “Una priorità nazionale”
  2. La posizione del Ministro della Salute
  3. Cosa prevede la legge
  4. Focus su giovani e scuola

“Una priorità nazionale”

"L'obesità rappresenta un'emergenza globale, che interessa fortemente anche il nostro Paese. Averla riconosciuta oggi, grazie al voto dell'Aula del Senato, come una vera e propria malattia testimonia la volontà piena di affrontarla come una priorità nazionale", questa la dichiarazione, riportata da 'Rai News', dell'On. Roberto Pella, deputato di Forza Italia e presidente dell'Intergruppo Parlamentare "Obesità, diabete e malattie croniche non trasmissibili".

La posizione del Ministro della Salute

Per il ministro della Salute, Orazio Schillaci, “aver approvato una legge contro l’obesità è un segno di civiltà che ancora una volta l’Italia dà nel campo della salute pubblica”.

Il Ministro ha infatti spiegato che “l’obesità è riconosciuta come malattia ed è un fattore di rischio per molte patologia cronico degenerative, metaboliche e oncologiche”. E ha concluso: “Guarderemo con attenzione alla prevenzione in questo ambito e anche alla formazione specifica per combattere questo tipo di patologia”.

Cosa prevede la legge

Il Ddl si articola in sei articoli, che coprono ambiti fondamentali:

  • Articolo 1 – Riconosce ufficialmente l’obesità come malattia progressiva e recidivante.

  • Articolo 2 – Garantisce ai pazienti l’accesso alle cure attraverso i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza).

  • Articolo 3 – Stanzia fondi crescenti (da 700mila euro nel 2025 a 1,2 milioni annui dal 2027) per programmi di prevenzione e cura, con un’attenzione particolare a infanzia, alimentazione equilibrata e attività sportiva nelle scuole.

  • Articolo 4 – Istituisce un Osservatorio per lo studio dell’obesità, con compiti di monitoraggio e ricerca sugli stili di vita degli italiani.

  • Articolo 5 – Destina 100 mila euro l’anno a campagne di informazione e sensibilizzazione su alimentazione e movimento.

  • Articolo 6 – Stabilisce le disposizioni finanziarie complessive, che ammontano fino a 1,7 milioni di euro annui dal 2027.

Focus su giovani e scuola

Una parte significativa della legge riguarda i giovani: promozione di sport a scuola, educazione alimentare, sostegno all’allattamento materno e campagne informative diffuse tramite media, farmacie e pediatri.

L’obiettivo è formare fin da subito una nuova consapevolezza sullo stile di vita e ridurre le disuguaglianze di accesso alle cure.

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