
Basta un secondo di distrazione alla guida, e la tua vita o quella degli altri può cambiare per sempre. Non vogliamo fare i boomer che dicono: vai piano, stai attento, ecc. Ma farti riflettere sul fatto che la sicurezza stradale è una delle cose che dovrebbe starci più a cuore: gli incidenti on the road sono la prima causa di mortalità tra i giovani.
E possono riguardare te e le persone a cui vuoi bene: molte volte chi è vittima di incidenti stradali subisce le scelte degli altri.
Distrazione, velocità e comportamenti scorretti sono i peggiori nemici di ragazzi e ragazze. Basti solo pensare che il 70% degli incidenti stradali che coinvolgono gli under 30 è dovuto principalmente alla distrazione, e che ben 8 giovani su 10 hanno accettato un passaggio in macchina da un conducente in stato alterato.
A dirlo è l’Osservatorio del progetto “Non chiudere gli occhi” di Skuola.net e Autostrade per l’Italia (ASPI) che ha indagato sui comportamenti che i giovani adottano quando sono alla guida e, in generale, su strada.
Un’iniziativa con cui, proprio la società che gestisce e mantiene 3000 km di autostrade italiane, entra nelle scuole per sensibilizzare le ragazze e i ragazzi sui rischi derivanti dalla distrazione alla guida.
Non solo con indicazioni pratiche, ma anche portando testimonianze di persone che sulla strada hanno perso qualcosa. Nel caso di Ambra Sabatini, atleta paralimpica, una gamba. Ma non la voglia di vivere, come hanno potuto testimoniare i ragazzi del “Niccolini Palli” di Livorno.
Indice:
La storia di Ambra Sabatini
Il 5 giugno 2019, proprio mentre stava recandosi a un allenamento di atletica a Grosseto, lo scooter su cui viaggiava insieme al padre è stato colpito da un'auto che ha invaso la loro corsia di marcia: in seguito a questo, la giovane Ambra, all’epoca 17enne, ha dovuto subire l'amputazione della gamba sinistra sopra il ginocchio.
Ancora oggi, a distanza di quasi sei anni, Ambra ricorda chiaramente quel momento: “Ricordo che era quasi estate, quindi l’asfalto era bollente. Il mio primo pensiero è stata la paura che una macchina venisse da dietro e investisse me e mio padre. Per fortuna invece, ho trovato un camion dei vigili del fuoco che ci ha soccorso ed è grazie a loro se sono ancora qui.”
Ambra ha perso una parte di sé su quella strada, ma non la voglia di correre, di vivere. E anche per questo che è riuscita a trasformare il suo dolore in un messaggio: “Il mio è stato un processo lento, ma quasi da subito mi sono detta: ‘Voglio riprendere a fare sport’”.
Ambra ha saputo riprendere in mano la sua vita nonostante tutte le difficoltà, e oggi vuole che la sua storia diventi un monito per la sua generazione.
Non chiudere gli occhi: il vlog
La storia di Ambra come quella di tanti studenti che l’hanno ascoltata la potete vedere con i vostri occhi nel vlog del nostro youtuber Nikolais che trovate in questo articolo.
Per aiutare gli studenti, e accompagnarli in questo percorso di consapevolezza, noi di Skuola.net abbiamo quindi creato per loro un ambiente sicuro, in cui poter dare sfogo ai propri pensieri in pieno anonimato.
“Mi sono sentito a disagio da passeggero qualche volta. Ad esempio, quando qualcuno eccede di velocità mi sale l’ansia, anche per fatti personali. Mia madre ha avuto un brutto incidente durante il tragitto casa-lavoro che le costa tuttora, avendo una spalla del tutto desensibilizzata” ci racconta uno studente.
Gli fa eco una compagna di scuola: “Un giorno stavo andando al mare con mia cugina e dei suoi amici più grandi. Queste persone bevevano e fumavano mentre erano alla guida, e ricordo molto bene di avere provato paura lungo tutto il tragitto: era gente che non conoscevo e quindi, a maggior ragione, non mi fidavo”.
Come ridurre gli incidenti stradali? Tutto dipende dalle tue scelte
La morale? Ogni scelta che facciamo, sia come guidatori che come passeggeri, ha un impatto sulle nostre vite e su quelle degli altri. La parola d’ordine, quindi, è “responsabilità”, perché la sicurezza stradale non è soltanto una questione leggi e regolamenti.
Come sottolinea Flavia Cartelli, docente dell’ I.S.S. “Niccolini Palli”, bisogna far sì che i giovani acquisiscano consapevolezza sui comportamenti che alla guida possono davvero rivelarsi dannosi. A cominciare, appunto, dalla principale fonte di distrazione: “Hanno questo approccio allo smartphone che è omnicomprensivo e assorbente nella loro quotidianità. Aiutarli a pensare a quello come un oggetto di distrazione quando saranno guidatori, per noi educatori è una missione.”
La soluzione? Raccontare le conseguenze di una guida irresponsabile. Luca Della Longa, Direttore di Tronco di Autostrade per l’Italia, traccia la rotta: "Ai giovani dico due cose: metteteci la testa e, per citare il preside più famoso del mondo, 'Non sono le nostre qualità che dicono chi siamo, ma le nostre scelte'". E se lo dice Albus Silente, “il miglior preside che Hogwart abbia mai avuto”, puoi star certo che è proprio così!