
Avete mai pensato che il modo in cui vi viene presentato un voto possa cambiare completamente la vostra percezione del risultato?
Un recente post pubblicato su Reddit, condiviso da uno studente, ha posto l’accento proprio sulla domanda: meglio un 6,75 o un 7-?
È una questione di numeri, certo, ma anche di psicologia.
La stessa sfruttata quotidianamente nel marketing. E poi siamo sicuri che siano esattamente lo stesso voto?Indice
Winnie the Pooh e la questione del 6,75
Il post dello studente è una semplice immagine divisa in due scenari. Nel primo c’è Winnie the Pooh con aria annoiata e indifferente accanto alla scritta: “Ho preso 6,75!”. Nel secondo, lo stesso Winnie è in versione elegante, con tanto di smoking e un’espressione di compiacimento, accostato alla didascalia: “Ho preso 7-!”.
L’ironia del post, naturalmente, verte sul fatto che spesso la forma supera la sostanza: il voto è praticamente lo stesso, ma la reazione emotiva nella ricezione cambia radicalmente.
Psicologia dei numeri: il trucco del marketing
La preferenza per il 7- rispetto al 6,75 è dovuta principalmente a un aspetto percettivo/psicologico ben conosciuto (e sfruttato) dal marketing. Lo stesso principio si ritrova per esempio nei prezzi al supermercato: perché un prodotto a 6,99 euro ci sembra più economico di uno a 7 euro, nonostante la differenza sia di appena un centesimo?
Semplice: quando vediamo un 6,99, ci concentriamo sul “6” iniziale, ignorando quasi il resto. Analogamente, un 7- ci proietta verso l’idea del 7 pieno, facendoci dimenticare quel piccolo “meno” che lo accompagna.
Senza contare che il 6,75 è un numero freddo, preciso, che dà poco spazio ai dubbi. Il 7- ha invece un "elemento misterioso" al suo interno: a quanto equivale precisamente quel meno?
Ma sono davvero lo stesso voto?
E poi siamo sicuri che 6,75 e 7- sono davvero lo stesso voto? Tra i commenti, sono diversi quelli che dissentono: “Da me 7- è 6,85”.
In questo caso ci sarebbe quindi una differenza di 0,10 a separare i due voti, giustificando così la diversa dicitura. Non sarebbe dunque una cattiva idea chiedere ai prof qualche delucidazione circa il valore un po’ nebuloso di quel meno!