
Violentata a ventuno anni da un ragazzo che aveva conosciuto in chat e da un amico di quest’ultimo, mentre un terzo filmava tutto. La protagonista di questa crudele vicenda è stata una studentessa della Brianza che, con il sostegno dei genitori ha denunciato i suoi aggressori, ora arrestati dai Carabinieri.
ERA NATA UNA BELLA AMICIZIA VIRTUALE - Lo aveva conosciuto in una chat quest’estate e per tutto il mese di agosto avevano coltivato la loro amicizia virtuale tra chiacchierate via internet e messaggi sul cellulare. Non si erano mai incontrati, anche se si erano scambiati delle foto. Lei carina e lui simpatico, socievole, un bravo ragazzo con il quale la ragazza sentiva probabilmente di aver instaurato un buon rapporto di fiducia, tanto che ai carabinieri ha dichiarato: “Mi fidavo di lui così tanto che gli avevo confidato perfino tanti aspetti della mia intimità, di cui non avevo mai parlato neppure coi miei genitori o con la mia migliore amica”. Purtroppo, a caro prezzo, si è presto resa conto di aver riposto male la sua fiducia.
MA NELLA REALTA’ LUI NON ERA UN BRAVO RAGAZZO - Un’ingenuità quella della ragazza di Varedo, in provincia di Milano, spezzata brutalmente una sera, quando ha accettato di incontrarlo, l’universitario di 23 anni che l’aveva corteggiata virtualmente per oltre un mese e che non vedeva l’ora di conoscere nella realtà. Ma l’appuntamento, sin dal primo momento, non si è rivelato come se lo era immaginato. Ad attenderla sotto casa, infatti, c’erano 3 ragazzi: il sedicente amico, e altri due perfetti sconosciuti di 18 e 17 anni che, nonostante il momento iniziale di reticenza della ragazza, l’hanno subito tranquillizzata e convinta ad andare a bere qualcosa tutti insieme.
IN DUE LA VIOLENTANO, IL TERZO FILMA TUTTO - Si sono infilati in macchina e da quel momento è iniziata la paura. Arrivati in gran velocità nella periferia di Varedo, come ha raccontato ai Carabinieri la ragazza, due di loro hanno iniziato ad abusare di lei mentre il terzo filmava ogni scena con il cellulare. E quando i tre hanno deciso di smettere, si sono liberati della giovane studentessa di Varedo lasciandola sulla strada e sono ritornati a casa tranquilli.
LA DENUNCIA E L’ARRESTO - Ma la storia non è finita qui, perché assieme ai genitori la ventunenne ha sporto denuncia alle forze dell’ordine che hanno già arrestato i tre ragazzi accusati di stupro. I tre, rintracciati mediante i tabulati telefonici, di fronte ai carabinieri hanno fatto finta di essere estranei alla vicenda. Ma le prove li hanno incastrati ed ora, dall’analisi dei loro computer e delle comunicazioni telefoniche e quelle scambiate via internet verrà probabilmente fuori la verità su questa triste vicenda.
Cristina Montini