
I social fanno parte del quotidiano. Il loro successo è diventato virale e globale da diversi anni ormai, ma vi siete mai chiesti cosa sarebbe successo se fossero esistiti da sempre? Cosa avrebbre scritto Dante Alighieri durante la stesura della Divina Commedia. E Leopardi invece, ci avrebbe fatto intristire con la sua depressione? Skuola.net si è imbattuta nella pagina "Se i social network fossero sempre esistiti" e ha scelto 7 status che avrebbero scritto dei personaggi letterari se ai loro tempi ci fosse stato il social di Zuckerberg.
#7. Il dilemma del vestito secondo Shakespeare
Vi ricordate la storia del vestito diventato virale per il colore, bianco e oro, nero e blu? Ai tempi aveva davvero fatto uscir di testa in molti. Ma se il buon vecchio Guglielmo d'Inghilterra, noto alle cronache come William Shakesperare, avesse potuto esprimere la sua idea, averebbe certamente espresso il suo dilemma con uno status su Facebook. Quanti commenti avrebbe raccolto?
#6. L'angoscia virale di Kierkegaard
E' risaputo che gli status su Facebook sono molto amati dai depressi, e terribilmente odiati da chi proprio non sopporta gli aggiornamenti in tempo reale degli amici. Ma con Kierkegaard avrebbero chiuso un occhio? Oppure la sua angoscia sarebbe diventata virale?
#5. L'inesistenze studio di Calvino
Mettersi a studiare non piace a nessuno. Figuratevi al povero Italo Calvino. Ecco se ai suoi tempi ci fosse stato Facebook avrebbe condiviso con tutti la sua stanchezza, e per la sessione d'esame non avrebbe risparmiato un commento sulla bacheca in cui diceva di voler lasciar perdere tutto.
#4. Le domande di Artù per diventare Re
Sarà pur stato coraggioso e impavido, ma Artù prima di diventare re ne passò tante. Una su tutte: la leggenda della spada nella roccia. Ma secondo voi, da ragazzo, nel momento di estrarre la spada non avrebbe domandato ai suoi amici un piccolo aiuto, per superare le difficoltà e le paure di non farcela?
#3. Il riposino mancato di Newton
Quante volte vi sarà capitato, in un pomeriggio qualunque, di pensare "quasi quasi mi metto in in giardino e faccio un riposino". Lo avrà pensato ai suoi tempi anche Isaac Newton, si quello della forza di gravità. Avrà pure scoperto una legge fisica fondamentale, ma quel giorno in cui gli cadde la mela in testa, certamente se sopra la sua amaca avesse avuto uno smartphone si sarebbe fatto un selfie con il bernocolo con tanto di commento infastidito.
#2. I congiuntivi di Manzoni
L'italiano è una cosa importante, soprattutto per Manzoni. Se il romanziere avesse avuto Facebook ai suoi tempi, se non altro avrebbe combatutto una battaglia social per spingere gli italiani a studiare di più la lingua e non sbagliare i congiuntivi. Tra i suoi followers ovviamente l'Accademia della Crusca.
#1. Dante e i weekend in Paradiso
Se Dante fosse stato più social ai suoi tempi avrebbe fatto invidia a molti. Pensate solo a che foto avrebbe potuto condividere dai gironi dell'Inferno fino ai cieli del Paradiso? I suoi weekend avrebbero attirato l'invidia di tanti che se ne stavano a casa a studiare, o a tante coppiette che al massimo di sabato andavano in piazza a Firenze per mangiare il gelato.

Carmine Zaccaro
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