
Ricchi, ricchi, ricchi in modo assurdo. Sì, ma non da sempre. Sono quei miliardari che, dopo un passato difficile, sono riusciti a sfondare e a creare un vero e proprio impero. Tutto grazie a creatività e talento. Ne abbiamo selezionati 5 dalla storia particolarmente interessante: scopri come anche tu potresti, un giorno, diventare una delle persone più facoltose del pianeta! Ne abbiamo parlato su Virgin Radio nella trasmissione Buongiorno Dr. Feelgood e Mr. Cotto.
5. J. K. Rowling
Dopo aver divorziato, faticava ad arrivare a fine mese e viveva grazie ai sussidi statali. Sull’orlo della depressione, si impegnò a portare avanti il suo romanzo, considerato la cura per la sua crisi: la storia di un piccolo mago, con un passato difficile alle spalle e un presente ancora più complicato, che riesce a costruirsi un futuro grazie alla propria forza e al supporto di tanti amici. Sul tavolino del pub Elephant House di Edimburgo, di proprietà del cognato, nacque la saga di maggior successo della storia della letteratura: Harry Potter. Una decina editori le chiusero la porta in faccia prima che trovasse qualcuno che credesse in lei. Ora la Rowling ha un patrimonio stimato in circa 1 miliardo di dollari.
Ascolta l'intervento di Daniele Grassucci, co-founder di Skuola.net su Virgin Radio
4. George Soros
Nato in Ungheria in pieno nazismo, Soros dovette fuggire da Budapest per poter iniziare realmente a vivere. Riuscì ad evitare di essere catturato dai gendarmi tedeschi fingendosi il figlioccio di un alto dirigente del Terzo Reich e raggiunse finalmente, nel 1947, dei parenti a Londra, dove frequentò la London Schools of Economics. Una volta ottenuto il titolo di studio, si trasferì a New York e iniziò ad appassionarsi di finanza. Diciamo che non se la cavò male: il suo patrimonio è stimato ad oggi in circa 25 miliardi di dollari (2016) ed è internazionalmente riconosciuto come uno dei maggiori finanzieri della storia.
3. Ralph Lauren
Nato nel 1939, nel Bronx, da una famiglia ebrea di immigrati della Bielorussia, Ralph Lauren non era proprio l’uomo di classe che è oggi. Impara il mestiere lavorando come commesso, compratore e il rappresentante per alcuni grandi magazzini newyorchesi, finché non approda alla Brooks Brothers. Il successo arriva quando disegna per la casa di moda una collezione di cravatte firmate Polo: nel 1968 inaugurò l’etichetta Polo Ralph Lauren e cominciò a dare forma alle proprie idee. Da quelle strisce di stoffa, Lauren ha costruito un impero da oltre 5 miliardi di dollari.
2. Howard Schultz
Da bambino viveva a Brooklyn, in condizioni non proprio fortunate. Il padre, che faceva il camionista, era l’unica fonte di reddito della famiglia, e per diverso tempo rimase immobilizzato a causa di un infortunio. Studia all’università grazie a una borsa di studio per meriti sportivi, e per mantenersi svolge diversi lavori, tra cui il barista. Prima di approdare in Starbucks, lavora nel settore vendite per diverse aziende. L’idea vincente per la catena di caffetteria più famosa (e redditizia) del pianeta arriva dopo un viaggio a Milano, dove conosce la tradizione dei bar italiani. Oggi Schultz è tra gli uomini più ricchi della terra con un patrimonio stimato di 3 miliardi di dollari.
1. Jan Koum
WhatsApp: il 99% di voi non ne può più fare a meno e il merito è tutto di Jan Koum, nato e cresciuto in un piccolo paese vicino a Kiev, in Ucraina, figlio unico di una casalinga e di un manager del settore edilizio che costruiva ospedali e scuole. A 16 anni Koum e sua madre emigrarono a Mountain View, e ottennero dall’assistenza pubblica un piccolo appartamento di due stanze. La madre di Koum cominciò a fare la baby sitter, mentre lui spazzava il pavimento di un negozio di alimentari per aiutare a sbarcare il lunario. Quando a sua madre fu diagnosticato un cancro vivevano con l’assegno di invalidità di lei. Nel 2009, Koum, con il socio Brian Acton, lancia quest’innovativa applicazione: fu subito un successo incredibile. Nel febbraio 2014, Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook, ha annunciato l’acquisizione di WhatsApp per 19 miliardi di dollari. Di questi, ben 6,8 miliardi sono finiti sui conti di Koum.