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poesie anno nuovo 2024 da dedicareAnno nuovo, nuovi inizi. Il 2024 è arrivato e, da tradizione, questo periodo è associato ad un momento di transizione in cui lasciamo alle spalle il passato e ci apriamo alle possibilità del futuro. Un momento di riflessione talmente sentito da ispirare perfino autori e poeti.


La letteratura è piena di versi dedicati al Capodanno: poesie confezionate su misura per l'occasione, ad opera anche dei più noti compositori italiani. Gli iconici versi che stai per leggere ci incoraggiano a perseverare, ricordandoci che siamo i protagonisti della nostra vita e che possiamo e dobbiamo creare il nostro destino. Sei pronto a lasciarti trasportare dalla bellezza delle parole?

Buon 2024: poesie per gli auguri del nuovo anno

Nel corso della storia, decine di autori letterari si sono soffermati sulla magia del nuovo anno. Twain, Hugo, sono solo alcuni degli autori che hanno scritto a proposito degli auspici del nuovo anno. E visto che siamo finalmente nel 2024, abbiamo pensato di raccogliere i migliori aforismi e citazioni per augurare un sereno anno nuovo.

Gianni Rodari, L’anno nuovo

"Indovinami, indovino,
tu che leggi nel destino:
l’anno nuovo come sarà?
Bello, brutto o metà e metà?
Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un carnevale e un ferragosto,
e il giorno dopo il lunedì
sarà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell’anno nuovo:
per il resto anche quest’anno"

Masaoka Shiki

"E’ capodanno
È capodanno:
tra il cielo e la terra
inizia l’armonia."

Madre Teresa di Calcutta, Nuovo anno

"Cosa posso dirvi per aiutarvi a vivere meglio in questo anno?
Sorridetevi
gli uni gli altri;
sorridete a vostra moglie
a vostro marito
ai vostri figli
alle persone con le quali lavorate
a chi vi comanda;
sorridetevi a vicenda;
questo vi aiuterà a crescere nell’amore
perché il sorriso è il frutto dell’amore"
.

Gianni Rodari, Oroscopo

"O anno nuovo, che vieni a cambiare
il calendario sulla parete,
ci porti sorprese dolci o amare?
Vecchie pene o novità liete?
Dodici mesi vi ho portati,
nuovi di fabbrica, ancora imballati;.
trecento e passa giorni ho qui,
per ogni domenica il suo lunedì;
controllate, per favore:
ogni giorno ha ventiquattr’ore.
Saranno tutte ore serene
se voi saprete usarle bene.
Vi porto la neve: sarà un bel gioco
se ognuno avrà la sua parte di fuoco.
Saranno una festa le quattro stagioni
se ognuno avrà la sua parte di doni"
.

Fabrizio Caramagna, Primo giorno dell’anno

"Anno nuovo, nessuno ti conosce.
Chissà se vieni dalle stelle, dal fango
o da un altro luogo.
Non c’è alcun legame, alcun ricordo di te.
Sei completamente nuovo.
Nuovo è il tuo vento, nuova è la tua luce,
nuova è la tua pioggia.
Ci sono ponti che non ho ancora passato,
ci sono rive che non ho ancora toccato.
Chissà se sarai tu a portarmi oltre,
se sarai tu a darmi il giusto passo.
O se dovrò aspettare un altro vento,
un altro anno ancora"
.

Pablo Neruda, Ode al primo giorno dell’anno

"Lo distinguiamo dagli altri
come se fosse un cavallino
diverso da tutti i cavalli.
Gli adorniamo la fronte
con un nastro,
gli posiamo sul collo sonagli colorati,
e a mezzanotte
lo andiamo a ricevere
come se fosse
un esploratore che scende da una stella.
Come il pane assomiglia
al pane di ieri,
come un anello a tutti gli anelli…
La terra accoglierà questo giorno
dorato, grigio, celeste,
lo dispiegherà in colline
lo bagnerà con frecce
di trasparente pioggia
e poi lo avvolgerà
nell’ombra.
Eppure
piccola porta della speranza,
nuovo giorno dell’anno,
sebbene tu sia uguale agli altri
come i pani
a ogni altro pane,
ci prepariamo a viverti in altro modo,
ci prepariamo a mangiare, a fiorire,
a sperare"
.

Gianni Rodari, Filastrocca di Capodanno

"Filastrocca di Capodanno:
fammi gli auguri per tutto l’anno.
Voglio un gennaio col sole d’aprile,
un luglio fresco, un marzo gentile;
voglio un giorno senza sera,
voglio un mare senza bufera;
voglio un pane sempre fresco,
sul cipresso il fiore di pesco;
che siano amici il gatto e il cane,
che diano latte le fontane.
Se voglio troppo, non darmi niente,
dammi una faccia allegra solamente"
.

Eugenio Montale

"Ho contemplato dalla luna, o quasi,
il modesto pianeta che contiene
filosofia, teologia, politica,
pornografia, letteratura, scienze
palesi o arcane. Dentro c’è anche l’uomo,
ed io tra questi. E tutto è molto strano.
Tra poche ore sarà notte e l’anno
finirà tra esplosioni di spumanti
e di petardi. Forse di bombe o peggio,
ma non qui dove sto. Se uno muore
non importa a nessuno purché sia
sconosciuto e lontano"
.

Tommaso Fabbri

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