La musica Techno di Berlino è patrimonio dell'umanità UNESCO

L’UNESCO ha preso la sua decisione: la musica Techno di Berlino è a tutti gli effetti parte del patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Il genere, oltre ad aver raggiunto un certo prestigio in tutto il mondo, ha anche avuto un ruolo storico importante per la capitale tedesca. 

Come fa sapere il ‘Corriere della Sera’, anche altre 5 candidature tedesche sono state accolte dall’agenzia Onu: la tradizione canora della città di Finsterwalde, il sidro di mele Viez, l'alpinismo della Sassonia, la parata invernale bavarese Kirchseeoner Perchtenlauf e lo stile di cucitura degli arazzi Schwälmer Weißstickerei della regione dell’Assia. In tutto, i patrimoni culturali immateriali tedeschi sono così saliti a 16 (l’Italia si attesta invece a quota 19).

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UNESCO, la Techno di Berlino è ufficialmente patrimonio culturale immateriale dell’umanità

Mercoledì 13 marzo: una data da annoverare per gli amanti della musica Techno di Berlino, che è stata elevata dall’UNESCO a patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Una grande soddisfazione per i fan di tutto il mondo, così come per il collettivo che anni fa, nel 2021, aveva inoltrato la candidatura all’agenzia Onu con sede in Francia, a Parigi. 

Un riconoscimento che non è solo simbolico, ma che permetterà alle attività legate al genere musicale di godere di maggiori tutele, anche a livello giuridico, oltre a ricevere nuova linfa economica da parte dello stesso Governo. Il traguardo si fa ancora più importante soprattutto in relazione al periodo pandemico da poco concluso, che aveva messo in crisi diversi settori tra cui quello degli eventi musicali. 

“Questa è un’altra pietra miliare per i produttori techno di Berlino, per gli artisti, per i gestori di club e per gli organizzatori di eventi”, ha commentato a Deutsche Welle Lutz Leichsenring, componente del comitato esecutivo della Clubcommission di Berlino, fa sapere il ‘Corriere della Sera’. “La decisione ci aiuterà a garantire che la cultura dei club sia riconosciuta come un settore prezioso degno di protezione e di sostegno”. Una soddisfazione condivisa anche da parte dell’associazione Rave the Planet, che sui social si complimenta con “tutte le persone che in questi anni hanno sostenuto la scena techno di Berlino. Un ringraziamento speciale va a tutti coloro che sono stati al nostro fianco in questo viaggio fin dall’idea iniziale del 2011. E un grazie anche al Comitato degli esperti del Patrimonio Culturale Immateriale presso la commissione tedesca dell’Unesco”.

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Un genere di grande importanza storica

La decisione da parte dell’UNESCO non poggia soltanto sulla qualità musicale del genere, la cui origine oltretutto è attribuita all’americanissima Detroit, ma anche e soprattutto sull’importanza storica che la Techno ha avuto a Berlino, a partire dalla caduta del muro del 1989. Non sono pochi, infatti, a pensare che il genere musicale abbia contribuito all’integrazione delle “due Berlino” (ovest ed est) ben più di qualsiasi programma politico. Un genere che ha messo radici nella capitale tedesca, la quale ancora oggi continua a essere uno dei centri più prestigiosi della musica elettronica dance, a livello mondiale.