
COSA INTENDIAMO PER MODA?- Innanzi tutto prima di parlare di moda è bene spiegare cosa essa sia: il termine deriva dal latino modus, che si traduce in italiano come “regola, norma...”: detta così la moda sembra quasi una prescrizione imperativa che in linea di massima detta le regola dell'abbigliamento per la massa. Nella storia la moda ha avuto diverse evoluzioni: nasce come prerogativa delle classi più ricche, le uniche che potevano pagarsi i tessuti più colorati, più belli e diversi da quelli grezzi (pelli, pallicce...) usati dalla massa. Pian piano i vestiti hanno perso questo ruolo privilegiato per diventare appannaggio di tutte le classi sociali, fino ad arrivare ai nostri giorni in cui non di parla solo di moda, ma anche di “stile personale”: ognuno ha dei vestiti che sente propri e che spesso descrivono il suo essere. Analizziamo quindi la moda come un vero e proprio fenomeno sociologico: come nel mondo antico le persone dello stesso ceto sociale si riconoscevano dagli abiti che indossavano, nella società moderna attraverso il nostro apparire, il nostro vestirci, aderiamo idealmente a dei macro gruppi di cui spesso ignoriamo anche l'esistenza!

Nella rubrica di queste settimane non parleremo solo di moda e di sfilate, ma anche di moda intesa come stile di arredo, le influenze tra la moda e la pittura e via discorrendo.
Vorrei cominciare, inoltre, dando la voce a voi utenti, commentando già da venerdì prossimo le vostre riposte al seguente interrogativo: In questo mondo dell'apparire, quanto è importante per voi il vostro Essere? e soprattutto un “Buon apparire” può sostituire un cattivo “Essere”? Il vestito può essere un ABITUS che ci fa saltare subito a conclusioni spesso affrettate ed errate? E soprattutto mi chiedo lo stile può essere come molti pensano una risposta a tutto?
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