
Miti Pop – Lavaggio a freddo, il nuovo libro a cura di Mirco Delle Cese, è un interessante testo che propone un viaggio nell’iconografia e nelle memorie della cultura di massa, fra Pop Art, Beat Generation, Nuova oggettività, Neoplasticismo, Dadaismo, Individualismo e Suprematismo, a partire dagli anni '50 fino ai nostri giorni.
Ma scopriamo nel dettaglio di cosa si è occupato.
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Il nuovo libro sulla cultura pop
"Miti Pop - Lavaggio a freddo" parla delle tendenze, passando per i giochi, i vizi, la moda, la musica, la tv, il cinema, la letteratura, la politica e i comics, che hanno segnato indissolubilmente la cultura pop. Attraverso i diversi punti di vista degli autori analizza e confronta le icone degli ultimi settant’anni: Elvis Presley, Marilyn Monroe, Steve McQueen, Bruce Lee, i Nirvana, Michael Jordan, Rocky, il Cavaliere Oscuro, la Playstation, Il trono di spade, Fortnite, Zerocalcare e tante altre. È dunque un’opera che poggia su una grande base, quella degli anni Cinquanta, indagati in profondità da Lorenzo Barberis, per proseguire con lo spirito dei Sessanta intercettato da Adriano Ercolani e unito quasi in un binomio al decennio successivo, del quale Emiliano Ventura e Luciano Morganti mostrano gli aspetti innovativi e quelli ancora fortemente tradizionali. Al suo interno è quindi presente un esplosione degli Ottanta che viene analizzata dal curatore Mirco Delle Cese, e che ci presenta inedite chiavi di lettura. Tommaso Ariemma rende quasi poetico il difficile percorso di depressione degli anni Novanta; Dario Marchetti, il più giovane del gruppo, riesce a evidenziare con colore e precisione chirurgica tutti gli elementi che hanno caratterizzato l’inizio del nuovo millennio, mentre a Diego K. Pierini è affidato il compito forse più gravoso: quello di chiudere il cerchio profetizzando chi e cosa, degli anni Dieci appena vissuti, è e sarà mito pop.