
Diventare adulti, con un lavoro stabile e una laurea in tasca, non sempre permette di avere una casa tutta per sé, tanto da costringere a dividere l'appartamento come ai tempi dell'università per riuscire a pagare l'affitto.
Sembra assurdo, vero? Eppure, è quello che vivono tanti insegnanti che, con passione e dedizione, cercano di costruire il loro futuro in una delle città più attrattive, ma anche più care d'Italia.
A Milano, infatti, sono diverse le storie di docenti che hanno deciso di avere dei coinquilini per sostenere i costi elevati delle abitazioni, ma che tra alti e bassi in alcune occasioni sono state fondamentali.
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Francesca, Paola e Nicoletta: dal Sud a Milano
Francesca, Paola e Nicoletta, tutte poco più che trentenni, ad esempio, sono arrivate a Milano dal Sud con la passione per l'insegnamento.
Dopo aver provato a vivere in appartamenti separati, come riporta il ‘Corriere della Sera’, hanno capito che i costi erano semplicemente proibitivi.
Così, dal 2019, hanno unito le forze e sono diventate coinquiline affiatate vicino alla Bocconi.La loro casa è diventata un vero e proprio rifugio, soprattutto nel periodo della pandemia: "Durante il lockdown siamo diventate famiglia, segregate in casa senza nemmeno un balcone. Ha cercato rifugio sotto la nostra finestra un senzatetto al quale portavamo colazione e pranzo ogni giorno", ricorda Francesca.
"Una sera", raccontano, "c’è stato un furto alla vicina e da buone 'terrone' siamo intervenute con il ladro".
Via Zamenhof, più di un indirizzo: l'addio a un simbolo
L'appartamento di Francesca, Paola e Nicoletta, in Via Zamenhof, non era solo un tetto sulla testa, ma un vero e proprio punto di riferimento. Era il luogo dove si sentivano a casa, dove accoglievano amici e dove si sentivano ancora un po' studentesse, nonostante l'età.
Ora, però, quello che era per loro un rifugio si trasformerà in un B&B, per decisione della proprietaria. Un scelta che le ha costrette a inscatolare tutti i loro ricordi, ma la buona notizia è che si trasferiranno presto in una nuova casa, sempre insieme.
Sonia e le sue coinquiline: il bivio tra amicizia e famiglia
Anche Sonia, 34 anni, e Francesca, 37, conoscono bene la convivenza. Hanno capito che il vantaggio è solo economico, ma che a volte la vita in comune può essere una sfida.
Sonia, che vive a Milano da nove anni, ha convissuto con ben quattro colleghe. Poi, l'arrivo della sorella ha cambiato tutto: "Ho colto l’occasione per andare a vivere con lei: nessuno ha veramente voglia di vivere con qualcuno che non sia un fidanzato o un familiare dopo i trent’anni. I costi di questa città sono proibitivi: per un bilocale l’affitto è passato da 800 a 1.200 euro perché è stata aperta la metro blu. Con uno stipendio di 1.500 euro e ho una sola opzione: andare ad abitare fuori Milano, cosa che farò tra qualche mese".
Una scelta che, per molti, è diventa una vera e propria necessità. Francesca invece, che vive a Primaticcio con un'altra insegnante, Flavia, ha trovato un buon equilibrio: "Adesso con Flavia abbiamo gli stessi ritmi, ci si viene incontro".
Anna Grazia: "Non posso permettermi di vivere in questa città"
Il peso di pagare da soli un appartamento lo conosce bene pure Anna Grazia, 37 anni, insegnante di sostegno. Da due anni condivide un appartamento in Porta Venezia con due amiche.
Gli stipendi, anche sommati, arrivano a malapena a 5.000 euro, e le spese sono tante: "Settecento euro se ne vanno per la stanza singola, poi c’è l’abbonamento dell’Atm e altri soldi se ne vanno per la spesa, le bollette, per la farmacia o altre evenienze. E anche tornare a casa costa tanto: i biglietti dei treni s’impennano nelle vacanze".
Quello che più la mette di cattivo umore è non potersi permettere di vivere da sola in una città che ama: "Lo sa cosa mi fa rabbia? Che pur lavorando, da stakanovista, mettendo tutto il mio impegno e la mia professionalità, non posso permettermi di vivere in questa città che mi piace moltissimo, perché offre tanto dal punto di vista culturale. Sono una professionista, assunta a tempo indeterminato, ma a Milano con il mio stipendio vivere da sola al momento è impossibile".
Giada e Ylenia: l'idillio della convivenza "per caso"
Nonostante le difficoltà, però, a volte la convivenza può regalare anche belle sorprese, come nel caso di Ylenia Di Falco e Giada Ripoli. Arrivate rispettivamente da Napoli e dalla Calabria, insegnano a Milano e da tre anni vivono insieme a Città Studi.
Tra loro è scattato un vero e proprio idillio: "Ci siamo allenate a vicenda a convivere bene. Cuciniamo insieme, ci facciamo anche la scorta di pasta notturna per quando arriviamo dopo le serate... Abbiamo interessi comuni e gli stessi orari, oltre che lo stesso lavoro", racconta Ylenia. "Rispetto a tantissime colleghe sfidate da ben dure convivenze ci sentiamo fortunatissime…".