Ogni anno vengono consegnati dei riconoscimenti alle scoperte scientifiche più divertenti. Ricerche scientifiche che nascono da domande curiose, ma in fondo inutili; delle ricerche "Ignobili", che ogni anno concorrono agli "IgNobel"
COME E' INIZIATA - Il lato divertente della scienza tiene banco ogni anno sul palcoscenico dell’università di Harvard. Non stiamo parlando di un concorso che premia il miglior cabarettista, ma di un riconoscimento che, da ventuno anni a questa parte, mette in competizione gli scienziati che si sono impegnati nelle ricerche più divertenti e più stupide, in ricerche “che prima fanno ridere, poi fanno pensare”.
I MIGLIORI "IGNOBILI" - Tra i riconoscimenti più divertenti spicca quello "per la pace" assegnato al sindaco di Vilnius, che ha risolto il problema delle auto in divieto di sosta, schiacciandole con un Carrarmato. Un'altra ricerca ignobile è sicuramente quella fatta su uno scarabeo australiano, lo scienziato in questione ha voluto spiegare perché l'insetto ama accoppiarsi con una particolare bottiglia di birra. Ma non finisce qui: un altro riconoscimento è andato ad un gruppo di sei matematici i cui calcoli, ripetuti più e più volte, confermavano che il mondo sarebbe dovuto finire a dicembre 2011. L'anti-premio per la medicina, invece, è andato a tre ricercatori che volevano dimostrare come l'incapacità dell'uomo di prendere decisioni sia strettamente correlata al bisogno di andare al gabinetto.
RIDE BENE CHI RIDE ULTIMO - L'eccezione che conferma la regola è quella dello scienziato Andre Geim, l'unico fino ad ora, che ha vinto insieme il Premio Nobel e l'anti-premio IgNobel. Geim era stato premiato ad Harvard per un esperimento in cui aveva fatto levitare una rana e poi, dopo quasi dieci anni, la scienza e le sue ricerche lo hanno portato a Stoccolma, dove ha vinto il Nobel per la fisica, grazie agli studi sul grafene.
COME SCEGLIERE? - Anche se la stranezza può ingannare le ricerche "ignobili" non sono affatto rare, al contrario, Marc Abrahams, il fondatore del premio IgNobel, sostiene che: “Scegliere è un inferno, riceviamo ogni anno decine e decine di segnalazioni e spulciamo centinaia di riviste scientifiche”. Non rimane che sperare che da una ricerca assurda e stupida fioriscano altri premi Nobel, quelli veri.
Francesca Dominici