
Chi era convinto che la matematica fosse noiosa, non ha mai «toccato con mano» la formula:
Dietro a queste strane sigle si nasconde, infatti, l’equazione della perfetta pin-up, studiata nientemeno che a Cambridge dall’equipe del dottor David Grainger, a capo della Pronostics Ltd, compagnia di diagnosi mediche all’avanguardia
FORME E MISURE - Basandosi sulle risposte di centinaia di uomini e studiando poi i dati al computer, è emerso che la pin-up dei sogni erotici maschili deve avere il seno grosso, sodo e con i capezzoli piccoli. Sai la novità, verrebbe da dire. «Ma non è solo la misura che conta – rassicura Grainger – perché è importante anche la forma del seno e gli uomini intervistati hanno mostrato chiaramente di preferite quelli rotondi». Una descrizione che farà felici tutte le maggiorate non solo del Regno Unito, ma per essere eletta “pin-up perfetta” non basta una circonferenza toracica da urlo.
PICCOLE E BURROSE - Secondo gli scienziati della Pronostics, servono anche una vita da vespa, i fianchi stretti, un viso tondo con fronte piccola e gli occhi scuri, il tutto su un corpo corto: ovvero, piccole e burrose. Trasferendo questo identikit ideale alle pagine dei tabloid inglesi (che non si fanno problemi a mettere ragazze sexy e assai poco vestite in copertina), si è scatenata una vera e propria «ossessione pin-up»: il Daily Star lancia la candidatura di Danielle Lloyd, la conturbante e bellissima modella che fece strage di cuori nell’ultimo Grande Fratello inglese, già fidanzata on-off con il campione del West Ham Terry Sheringham e oggi “amica” di un altro bellone del calcio inglese, il colosso del Charlton, Marcus Bent. Oltre a Dani e al suo seno quarta abbondante (oggetto di un recente, ennesimo ritocco dal chirurgo), note di merito per le “gemelle” debordanti della starlet Lucy Pinder e quelle della wags mancata Gemma Atkinson (una storia mai del tutto confermata con Cristiano Ronaldo), ma anche la cantante delle Girls Aloud, Cheryl Cole, e l’attrice Roxanne Pallett, vantano i requisiti richiesti, sebbene le loro misure siano decisamente più “umane”.