ImmaFer
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Giappone divieto di spoiler

In Giappone, fare spoiler non è più soltanto una cattiva abitudine: può trasformarsi in un reato vero e proprio. A dirlo è la nuova normativa promossa dalla CODA (Content Overseas Distribution Association), che ha introdotto misure severe contro chi diffonde anticipazioni su trame, personaggi e scene di film, anime e manga. L’obiettivo è chiaro: tutelare il diritto d’autore e arginare la diffusione incontrollata di contenuti protetti.

Secondo quanto stabilito dalla nuova legge, la pubblicazione non autorizzata di dettagli chiave di un’opera può essere punita con una multa fino a 30mila euro o con una pena detentiva che può arrivare a cinque anni. Un intervento drastico, che segna un cambiamento di approccio: dalla sfera civile si passa a quella penale.

Indice

  1. Nel mirino i siti di spoiler e le piattaforme “leech”
  2. Youtuber e influencer sotto osservazione

Nel mirino i siti di spoiler e le piattaforme “leech”

Le misure volute dalla CODA non si limitano a colpire singoli utenti. L’attenzione si concentra in particolare sugli “spoiler sites”, siti che pubblicano sistematicamente riassunti, anticipazioni e analisi dettagliate degli episodi. Ma non solo: anche le cosiddette piattaforme “leech”, che non ospitano direttamente materiale pirata ma forniscono collegamenti ipertestuali a contenuti coperti da copyright, vengono ora considerate parte del problema.

Youtuber e influencer sotto osservazione

Oltre ai siti web, anche youtuber e influencer che producono contenuti a tema anime e manga potrebbero finire sotto esame. Video-analisi, reaction e approfondimenti che includano dettagli rilevanti di opere recenti, se privi di autorizzazione, potrebbero rientrare nelle casistiche previste dalla nuova normativa.

L’intento è porre un freno alla divulgazione prematura di contenuti narrativi che rischiano di compromettere l’esperienza degli spettatori e di danneggiare economicamente le produzioni.

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